Ieri i vertici del Fondo Monetario Internazionale si sono riuniti per il meeting annuale. Oggi verranno diffuse le nuove stime economiche dei diversi Stati. Alla guida del Fondo vi è una donna, Kristalina Georgieva. Ma chi è? Quale è stato il suo percorso di studi? Cosa ha fatto nel corso della sua carriera? Partita da un villaggio in Bulgaria, ora è una delle donne più influenti del Mondo. Ecco la sua storia.
Origini, studi e inizio carriera
Nata a Sofia il 13 agosto 1953, Kristalina Georgieva è un'economista e politica bulgara. Dal 1° ottobre 2019 è direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale. È la seconda donna che arriva ai vertici dell’organizzazione con sede a Washington. Figlia di un ingegnere civile che era pronipote del rivoluzionario Ivan Karshowski, avvocato e giornalista che contribuì alla nascita dello stato bulgaro dopo l'indipendenza dall'Impero ottomano, Kristalina Georgieva ha ottenuto un dottorato in economia e un master in economia politica e sociologia all’Istituto Superiore di Economia “Karl Marx” di Sofia, solo nel 1990 divenuto Università di Economia Nazionale e Mondiale.
Ha svolto lavoro di ricerca e studi sulle politiche ambientali e l'economia delle risorse naturali alla London School of Economics e al Massachusetts Institute of Technology, oltre vari incarichi accademici e di consulenza in Bulgaria e negli Stati Uniti. Ha inoltre insegnato in molte università del mondo, tra cui il MIT, Yale University, Harvard University e London School of Economics.
Nel 1993 ha iniziato a lavorare per la Banca Mondiale, dove ha ricoperto vari incarichi: economista ambientale per l'Europa e l'Asia centrale e direttrice del Dipartimento per l'ambiente. Dal 2004 al 2007 torna a Mosca come rappresentante permanente della Banca Mondiale e infine diventa vicepresidente e direttrice delle strategie e delle azioni per lo sviluppo sostenibile. Georgieva conclude la sua avventura alla Banca mondiale nel 2010, quando viene improvvisamente chiamata dal primo ministro bulgaro, Boyko Borisov, a riparare la bocciatura che il Parlamento europeo ha inflitto alla candidata Rumiana Jeleva, in corsa per la Commissione Barroso II.
Georgieva alla Commissione europea
Kristalina Georgieva è stata indicata dal governo bulgaro per la Commissione europea solo dopo che il Parlamento europeo aveva bocciato l'indicazione di Rumiana Jeleva, ritenuta insufficientemente competente e trasparente. Non appena nominata commissario europeo, Georgieva si è occupata del coordinamento della risposta europea alla crisi umanitaria seguita al terremoto di Haiti.
In seguito Georgieva ha assicurato la visibilità e l'efficacia degli aiuti europei al Cile dopo il terremoto, al Pakistan dopo le alluvioni, ai Paesi del Sahel durante la crisi alimentare, al Darfur e al Kirghizistan. Ha anche seguito le crisi e le catastrofi naturali avvenute all'interno dell'UE. Tra le priorità del suo mandato, Georgieva ha indicato il rafforzamento della capacità europea di rispondere alle catastrofi, la creazione dei corpi volontari europei di aiuto umanitario e la revisione del piano di azione dell'Unione europea per gli aiuti umanitari.
Nel 2010 è stata eletta Commissario dell'anno dal settimanale European Voice, mentre nel 2014 è stata confermata dal suo governo come Commissario europeo della Bulgaria. Lo stesso anno riceve da George Soros il premio della Open Society Foundation. Il 10 settembre 2014 il presidente eletto della Commissione Jean-Claude Juncker ha affidato a Georgieva il ruolo di vicepresidente e il portafoglio del bilancio e delle risorse umane. Ha assunto il suo nuovo incarico il 1° novembre, dopo l'audizione e l'approvazione del Parlamento europeo.
In questo ruolo fa da mediatrice per portare a casa l’approvazione del bilancio UE da 161 miliardi di euro, triplica i fondi per le crisi migratorie, e destina aiuti alla Grecia in difficoltà. Il 2 gennaio 2017 ha lasciato Bruxelles e ritorna a Washington: Kristalina Georgieva ha assunto l'incarico di Direttore generale della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e della Agenzia internazionale per lo sviluppo. Per assumere questo nuovo incarico ha rinunciato alla vicepresidenza della Commissione europea il 31 dicembre 2016.
Georgieva direttrice del FMI
Il 1° agosto 2019 è stata indicata dalla UE come candidata europea alla presidenza del Fondo Monetario Internazionale, battendo l'olandese Jeroen Dijsselbloem, appoggiata da Francia, Spagna, Italia e Paesi dell’est. È entrata in carica l'1° ottobre 2019 dopo che il FMI ha cambiato lo statuto che prevedeva un limite di età di 65 anni, prendendo così il posto di Christine Lagarde, diventata governatore della BCE al posto dell’uscente Mario Draghi. La Georgieva assume la presidenza dell'FMI, che svolge il fondamentale e spesso controverso ruolo di prestatore di ultima istanza a paesi che precipitano in crisi economica, in un periodo che si prospetta tutt'altro che semplice con l'economia globale colpita dalla crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus e i venti di guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.