Cosa è l'Asian Development Bank? A cosa serve e quali obiettivi si prefigge? Vediamo insieme le origini, l'operatività e i progetti della Banca Asiatica di Sviluppo.
L'Asian Development Bank, conosciuta anche con l'acronimo di ADB, è una banca regionale multilaterale composta da 67 Stati membri, 48 facenti parte del Continente asiatico e 19 di altre Nazioni sparse in tutto il Mondo. L'istituzione è simile nell'operatività alla Banca Mondiale ed è sottoposta all'osservazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’attuale presidente è Masatsugu Asakawa.
Banca Asiatica di Sviluppo: origini e obiettivi
La Banca è stata fondata il 19 dicembre del 1966 da 31 membri dell'area asiatica e del Pacifico. Fin dai primi anni '60 era in progetto di creare un'istituzione d'impronta asiatica che si ponesse come obiettivo quello di favorire la crescita economica e la cooperazione di quei Paesi che necessitavano di assistenza.
Nel 1963 fu tenuta la prima conferenza ministeriale sulla cooperazione economica asiatica, promossa dalla Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'Asia e l'Estremo Oriente. In quell'occasione fu approvata una risoluzione che dava vita alla creazione di una Banca che avesse in programma lo sviluppo degli Stati componenti e il miglioramento delle condizioni economiche delle popolazioni, con la riduzione dello stato di povertà.
L'inaugurazione avvenne 3 anni più tardi e fu scelta Manila, la capitale delle Filippine, come sede della nuova istituzione. Come Presidente fu nominato allora Takeshi Watanabe.
Il Giappone giocò un ruolo chiave non solo nell'istituzione della Banca, ma anche nel sostegno, nei primi anni, a Paesi come Indonesia, Filippine, Thailandia, Malaysia e Corea del Sud, che assorbirono circa il 78,5% dei prestiti erogati tra il 1967 e il 1972. Tuttora, il Giappone rappresenta assieme agli Stati Uniti il principale attore della Banca ed entrambi detengono una percentuale del 15,65% del capitale, con un potere di voto pari al 12,82%.
La Banca Asiatica di Sviluppo negli anni ha concentrato gli sforzi essenzialmente nella produzione alimentare e nello sviluppo rurale, per cercare di migliorare il tenore di vita di quasi 2 miliardi di persone che vanno avanti con un reddito inferiore ai 2 dollari al giorno. Tuttavia, nell'area di operatività l'incidenza della povertà è ancora molto alta. Infatti più del 60% della popolazione mondiale è concentrata in quelle zone e metà dei poveri non supera il reddito di 1,25 dollari al giorno.
Tra i successi della Banca Asiatica di Sviluppo si ricordano: l'apporto economico quando c'è stato lo tsunami del 2004, grazie alla creazione di un fondo di 600 milioni di dollari; l'erogazione di 892 milioni di dollari per coprire i danni delle inondazioni del 2010 che avevano interessato Paesi come il Pakistan.
Banca Asiatica di Sviluppo: operatività e progetti
Le modalità attraverso cui opera la Banca Asiatica di Sviluppo riguardano l'utilizzo di strumenti come prestiti, sovvenzioni, investimenti azionari, garanzie, assistenza tecnica e borse di studio nei Paesi dove è necessario incentivare lo sviluppo dal punto di vista sociale ed economico.
In gestazione vi sono ora progetti che si dilatano fino al 2030, per adeguarsi ai cambiamenti avvenuti in Asia e nel Pacifico in questi anni. Tali progetti fanno riferimento: al Quadro strategico a lungo termine partendo dalla revisione intermedia del 2014; alla definizione della visione e degli impegni con i Paesi in via di sviluppo; all'allineamento con gli obiettivi di cambiamento climatico degli accordi di Parigi e infine alle riforme di carattere istituzionale e organizzativo per migliorare l'efficienza della Banca.
Banca Asiatica di Sviluppo: organi
I principali organi della Banca Asiatica di Sviluppo sono:
- Il consiglio dei Governatori, che è composto dagli Stati membri i quali nominano un loro rappresentante. L'organo si occupa degli affari più importanti della Banca, come ad esempio l'approvazione del bilancio e dei rendiconti finanziari, nonché la nomina del Presidente. Inoltre il Consiglio dei Governatori nomina al suo interno 12 membri del Consiglio d'Amministrazione e 12 Vice Consiglieri, che gestiscono l'attività operativa dell'istituto e rimangono in carica per 3 anni;
- Il Presidente, il cui mandato scade ogni 5 anni. A dimostrazione della grande influenza del Giappone nell'organizzazione, egli per tradizione è di nazionalità giapponese;
- Il Consiglio d'Amministrazione, che ha compiti di approvazione dei finanziamenti, delle operazioni di gestione finanziaria della Banca e di assistenza tecnica.