- I paesi emergenti potrebbero essere messi in ginocchio dal coronavirus
- Ancora difficile capire le conseguenze dell’epidemia sia a livello umano che economico
- Spaventa una nuova quarantena in Cina per la regione confinante con l’Hubei
Crisi economiche di natura mondiale, spesso nascono da guerre internazionali o da catastrofi finanziarie. Raramente, almeno nell’era moderna, da una pandemia di proporzioni bibliche.
I pericoli per gli emergenti
In un quadro come questo, con l’intera Europa in difficoltà e persino gli Usa con problemi a gestire l’emergenza, nazioni come India, Brasile, Ecuador e Cile dove si contano almeno 2.500 casi, non solo potrebbero essere a rischio, ma addirittura focolai di quella che, per alcuni, rischia di essere un’ecatombe. I sistemi sanitari, infatti, non sarebbero in grado di riuscire a controllare la situazione e molte fasce della popolazione sarebbero esposte ad un pericolo troppo grande. Soprattutto se si pensa che sia Europa che Usa potrebbero non riuscire a coordinare nessun tipo di aiuti per queste zone.
Ancora sconosciute le conseguenze
Infatti la reale potenza devastatrice del virus (sia a livello umano che economico) è ancora per molti versi sconosciuta e lo rimarrà fino a quando le zone colpite non saranno definitivamente uscite dall’emergenza. Questo perché non esiste un precedente storico documentato per poter dar vita ad una qualsiasi previsione. Per di più lo stesso Covid-19 è stato isolato recentemente e gli studiosi sono ancora all’opera per tentare di capirne a pieno le dinamiche.
Un duro colpo per i paesi in via di sviluppo
Partendo da questa previsione, Kenneth Rogoff, ex capo economista dell’International Monetary Fund (FMI), ha affermato che la pandemia di coronavirus sarà un duro colpo per le economie dei paesi in via di sviluppo, indipendentemente dalla rapidità con cui gli Stati Uniti e l’Europa si riprendono. La notizia di una seconda quarantena ad Hong Kong ha gettato più di un’ombra sulle già tanto discusse misure di prevenzione, contenimento e, un giorno, anche di eventuale allentamento.
Nuova quarantena in Cina
Alcuni si affrettano a smentirla, altri, invece, la confermano limitandosi solo a correggerla in qualche parte. Ma l’ansia con la quale si leggono e si diffondono notizie del genere fa capire quale sia lo stato d’animo della popolazione mondiale. Così come particolarmente indicativa è anche la notizia di una nuova quarantena per una regione confinante con l’Huabei, epicentro della pandemia. Pechino ha infatti imposto l’isolamento per 600mila abitanti della contea di Jia, nell'Henan, zona confinante con l'Hubei. Una misura che ha già fatto temere una possibile ondata di ritorno dell’epidemia.