Se fino a qualche giorno fa Cathie Wood parlava di una nuova età dell’oro con Trump presidente (Wall Street: Cathie Wood, con Trump una nuova età dell'oro), negli ultimi giorni la parola che circola nelle sale operative è "Trumpcession". La “colpa” è della Fed di Atlanta che, tramite il suo “GDPNow” stima l’arrivo di una recessione in grande stile già a partire del primo trimestre.
Che cosa è e come si calcola il GDPNow (Fed di Atlanta)
Il modello GDPNow della Federal Reserve Bank di Atlanta è uno strumento utilizzato per stimare la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Stati Uniti prima che venga rilasciata la stima ufficiale dal Bureau of Economic Analysis (BEA). Questo modello rappresenta un esempio di "nowcasting", una tecnica che combina dati economici mensili con metodi statistici avanzati per fornire una previsione continua della crescita del PIL nel corso del trimestre in corso.
Il GDPNow utilizza una metodologia simile a quella impiegata dal BEA per stimare la crescita del PIL reale. Il modello si basa sull'aggregazione delle previsioni di 13 sottocomponenti che compongono il PIL, utilizzando un approccio di "equazione ponte" per collegare i dati mensili di partenza alle corrispondenti sottocomponenti del PIL. Quando i dati mensili non sono disponibili, vengono previsti utilizzando tecniche econometriche avanzate.
Le sottocomponenti del PIL includono:
- consumo personale: la spesa dei consumatori per beni e servizi;
- investimenti privati: comprendono la costruzione di edifici e l'acquisto di attrezzature e stoccaggi;
- esportazioni nette: differenza tra le esportazioni e le importazioni;
- spese governative: includono sia il consumo che gli investimenti pubblici.
GDPNow: cos’è e come funziona l’indicatore della Fed di Atlanta
Economia USA: arriva la Trumpcession
Secondo le indicazioni che arrivano dalla Fed di Atlanta, l’economia USA sta registrando il deterioramento più rapido dalla pandemia. Se fino ad un mese fa la view sul primo trimestre era fissata al +4%, e due settimane fa il GDPNow stimava un aumento del PIL statunitense del 2,3% nel primo trimestre, ora questo dato è visto ad uno speculare -2,4%.
Modello GDPNow, Federal Reserve Bank di Atlanta. Fonte: atlantafed.org
Anche se i modelli elaborati dalle Fed dei distretti di New York e Dallas raccontano ancora di un’economia in solida crescita, il modello di Atlanta storicamente ha dimostrato di essere quello più affidabile.
Perché il PIL USA è in contrazione?
Nelle ultime settimane diversi indicatori hanno segnalato la possibilità di un indebolimento del contesto macroeconomico. Il sentiment dei consumatori a gennaio ha fatto registrare il calo maggiore da tre anni e mezzo, le vendite al dettaglio sono diminuite al ritmo maggiore in quasi due anni e la spesa reale è scesa al ritmo più rapido dall'inizio del 2021. In attesa dei dazi, a gennaio gli importatori hanno intensificato lo shopping facendo segnare al deficit commerciale a stelle e strisce un nuovo record a -131 miliardi di dollari.
Il filo conduttore è rappresentato dall'enorme livello di incertezza creato da Donald Trump: se da un lato le sue tecniche negoziali spericolate, almeno nel breve termine, sembrerebbero utili a mettere gli avversari all’angolo, con il passare del tempo, e se vengono riproposte con le stesse modalità, finiscono per mostrare i loro limiti.
Per Wall Street, l’ultima è stata la settimana peggiore dal settembre 2024 perché anche il peggior provvedimento legislativo non è in grado di ottenere gli effetti negativi che negli operatori provoca l’incertezza sul futuro. Non a caso, l’ultimo Beige Book, conteneva 45 riferimenti al termine "incertezza". Ed i cali di Wall Street minacciano di ripercuotersi sull’economia reale a causa dell’effetto ricchezza, quello che ci spinge a spendere di più quando il nostro portafoglio azionario è in salute.
"L'economia sembra soffocare per l'incertezza creata dalla politica economica casuale in atto a Washington", ha affermato su X, Mark Zandi, capo economista di Moody's Analytics. "Le guerre tariffarie, i tagli del DOGE ai posti di lavoro e ai programmi, alle agenzie governative e le deportazioni stanno seminando confusione, il che mette un velo su investimenti, assunzioni e spese (...). I legislatori devono darsi una mossa al più presto, altrimenti l'economia passerà dall’essere imbavagliata ad essere soffocata".
E se la Trumpcession fosse un obiettivo?
C’è anche chi, come Charlie McElligott, strategist di Nomura, ritiene che il deterioramento del contesto economico sia voluto. In una recente nota inviata ai clienti l’esperto ha detto che nella prima parte del suo mandato l'amministrazione Trump ha bisogno di una recessione per causare un rallentamento della crescita e una disinflazione che si tradurrà in tagli dei tassi della Fed e in un dollaro USA significativamente più debole.