Il vero motivo della guerra in Afghanistan | Investire.biz

Il vero motivo della guerra in Afghanistan

17 ago 2021 - 11:00

05 dic 2022 - 09:39

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Quali sono gli interessi degli americani dietro la guerra ai Talebani? Vediamolo insieme

Negli ultimi giorni l’Afghanistan è tornato nelle mani dei Talebani in seguito alla dipartita degli americani, dopo che per vent’anni questi hanno cercato di instaurare nel Paese una democrazia di stampo occidentale.

La decisione di Biden era da tempo conosciuta, visto che l’operazione aveva già da diversi anni dei costi fuori controllo. In questo articolo cercheremo di capire i motivi per cui gli americani occuparono la Nazione e quali potranno essere le conseguenze dal punto di vista economico, sociale e finanziario.

 

Perché l’esercito USA era in Afghanistan

La presenza in Afghanistan da parte degli USA è iniziata nel 2001, all’indomani dell’attacco alle Torri Gemelle. Per quanto 18 dei 21 attentatori erano originari dell’Arabia Saudita, gli americani decisero di occupare l’Afghanistan in quanto era lo Stato che proteggeva il mandante degli attentati: Osama Bin Laden, l’esponente numero uno dell’organizzazione terroristica islamica Al Queda.

Gli Stati Uniti guidati dal presidente George W. Bush decisero di intervenire militarmente, disperdendo i talebani e instaurando a Kabul un nuovo Governo. Già a questo punto della storia troviamo le prime incongruenze. Erano già presenti dei piani di invasione dell’Afghanistan ben prima dell’attacco alle Torri Gemelle (quando il Presidente USA era Clinton) che avevano già portato il bombardamento di alcune basi di Al Qaida proprio in Afghanistan, operazione che prese il nome di Operation Infinite Reach.

Questo fa pensare che l’attacco terroristico a New York sia stato usato come scusa per velocizzare un'operazione che era già nella mente dell'America. Con l’elezione di Barack Obama le cose non migliorarono e addirittura vennero raddoppiati il numero di militari presenti sul suolo afghano, tanto che questa Amministrazione verrà ricordata come quella sotto la quale sono state vendute più armi nella storia, addirittura di più rispetto alla seconda guerra mondiale.

Poi fu la volta di Trump. Nonostante venisse additato da tutti come guerrafondaio, il Repubblicano fu l’unico che provò a negoziare con i talebani, arrivando addirittura ad un accordo di stabilità con questo movimento. Arriviamo poi ai giorni nostri, dove Biden decide il definitivo rimpatrio delle truppe, lasciando un Paese più disastrato di quando gli americani arrivarono. In poche ore i talebani riprendono il controllo del territorio, in barba agli accordi precedentemente presi. Ed è proprio qui che troviamo l’ennesima incongruenza.

 

Chi è Abdul Ghani Baradar, il nuovo leader politico dei talebani

Abdul Ghani Baradar è quel personaggio che, con grande fierezza, occupava il posto del presidente afghano all’interno del palazzo del Governo una volta che lo stasso è stato assediato dai talebani. Molto probabilmente, diventerà il nuovo presidente afghano dopo che Ashraf Ghani è scappato dal Paese.

Ma ecco l’ennesima incongruenza: Baradar era il vice di Mullah Mohammed Omar, il noto mujahid fondatore dello Stato islamico. Fu catturato dalla CIA nel febbraio 2010 in Pakistan e fu rilascito, dietro richiesta degli Stati Uniti, nell’ottobre 2018.

Come è possibile che un personaggio così pericoloso sia stato liberato dagli americani e abbia così tanto potere da riuscire, in poche ore, a ribaltare un Governo di una nazione prendendone il comando?
Sorge il dubbio che, anche in questo, ci sia lo zampino degli americani.

 

Talebani: chi sono e da chi vengono finanziati

Sviluppatosi come movimento politico e militare per la difesa dell'Afghanistan nella guerriglia successiva al crollo del regime sovietico, i talebani sono noti per essersi fatti portatori dell'ideale politico-religioso che vorrebbe recuperare tutto il portato culturale, sociale, giuridico ed economico dell'Islam per costituire un Emirato.

Sono riconosciuti a livello diplomatico solo da tre nazioni: Emirati Arabi Uniti, Pakistan e Arabia Saudita.
Ed è qui che troviamo un’ulteriore incongruenza: le Nazioni che finanziano e armano i talebani, sono le stesse a cui gli Stati Uniti vendono armi. Ma non è un controsenso? Se davvero gli USA volessero liberarsi dei talebani, non basterebbe evitare di fornire armi a chi gliele fornisce?

Sembrerebbe che gli americani non la pensino cosi, infatti sia Trump che Biden hanno chiuso ingenti affari con questi Paesi, garantendo forniture di armamenti.

 

Il vero motivo per cui gli USA erano in Afghanistan

Per capire il motivo per cui gli americani sono in Afghanistan dobbiamo guardare la cartina del mondo.
Questo paese è strategico dal punto di vista geografico, in quanto si trova a metà strada tra l’Oriente e l’Occidente, rappresentando un punto di passaggio fondamentale.

È proprio da queste zone che i cinesi vorrebbero far passare la “Nuova Via della seta”, un’opera ingegneristica di dimensioni epiche, mai costruita prima, che permetterebbe alla Cina di consegnare le sue merci in tutta Europa attraverso una rete ferroviaria costruita ad hoc.

A mio avviso è palese che gli USA facciano di tutto per mantenere questa area di mondo instabile. Prima l’Iraq, poi l’Iran, ora l’Afghanistan. Gli USA vogliono il caos in questa parte di mondo al fine di bloccare l’avanzata cinese. Il vero nemico degli Stati Uniti non sono i talebani (gli americani, se volessero, potrebbero spazzarli via in pochi giorni), ma i Cinesi e la loro economia.

 

 

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