Tuttavia, la comunicazione è stata molto diversa. La Fed ha fatto un vero regalo di Natale agli investitori, annunciando che nel 2024 probabilmente farà tre tagli e non due come aveva precedentemente previsto. Gli altri due istituti monetari sono stati meno accomodanti. In particolare la BCE tiene alta la guardia sull'inflazione, avvertendo di una pressione forte sui prezzi e ribadendo ancora una volta che i tassi rimarranno alti per tutto il tempo necessario.
Quanto, quando e come agiranno le Banche centrali nel 2024 dipenderà ovviamente dai responsi macroeconomici, in modo speciale da quanto le strette attuate dall'anno scorso finiranno per colpire l'economia. In Europa gli effetti si stanno facendo sentire, negli Stati Uniti molto meno.
HSBC, le previsioni 2024 su inflazione e tassi
Nel suo outlook di investimento per il 2024, la big bank HSBC ha affermato che le rigide condizioni monetarie e creditizie hanno aumentato il rischio di uno shock di crescita per il prossimo anno a cui i mercati potrebbero non essere del tutto preparati. Le previsioni dell'istituto finanziario londinese sono per un'inflazione USA che scenderà verso l'obiettivo del 2% della Fed tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025, mentre negli altri Paesi il target verrà raggiunto prima.
Sul fronte dei tassi d'interesse, gli analisti della banca pronosticano che la Fed inizi a tagliare nel secondo trimestre del 2024, portando il costo del denaro a oltre l'1% in meno rispetto ai livelli attuali. La BCE dovrebbe fare lo stesso, mentre la BoE rimarrà più indietro nel ciclo delle riduzioni dei tassi.
"Ciò nonostante, i venti contrari stanno iniziando a crescere. Riteniamo che un'ulteriore disinflazione avverrà probabilmente al prezzo di un aumento della disoccupazione, mentre l'esaurimento dei risparmi dei consumatori, l'inasprimento delle condizioni di credito e le deboli condizioni del mercato del lavoro potrebbero indicare una possibile recessione nel 2024", ha avvertito l'azienda di credito nel rapporto.
Un nuovo modello per i mercati globali
La politica monetaria restrittiva attuata dalle Banche centrali porterà i mercati globali verso un nuovo paradigma, sostiene HSBC. Il modello, determinato da tassi di interesse intorno al 3% e rendimenti obbligazionari al 4%, sarà fondato su tre aspetti.
Il primo riguarda "un mondo multipolare e un ordine globale sempre più frammentato", il che significa "la fine dell'iperglobalizzazione".
Il secondo si riferisce a una politica fiscale più attiva, alimentata "dal cambiamento delle priorità politiche nell'era del populismo, dalle preoccupazioni ambientali e dagli alti livelli di disuguaglianza".
Il terzo concerne una politica economica inclinata "al cambiamento climatico e alla transizione verso l'azzeramento delle emissioni nette di carbonio".
Dove investire?
In un contesto così tracciato, HSBC suggerisce alcune idee di investimento. Gli strategist della banca ritengono che i mercati stiano scontando uno scenario di atterraggio morbido, ma in realtà stanno trascurando il rischio di recessione.
Per questo, in via cautelare, HSBC si posiziona in maniera difensiva attraverso le obbligazioni. "È probabile che un'economia globale più debole e un rallentamento dell'inflazione rappresentino un ambiente favorevole per i titoli di Stato e condizioni difficili per le azioni. Pertanto, vediamo opportunità selettive in alcune parti del reddito fisso globale, tra cui la curva dei Treasury statunitensi, parti dei principali mercati obbligazionari europei, i crediti investment grade e i crediti cartolarizzati".
Sul fronte azionario, HSBC non vede bene i titoli americani, per effetto "delle elevate aspettative di crescita degli utili per il 2024 e di un multiplo di mercato più alto rispetto ai mercati dei titoli di Stato. La banca preferisce le azioni europee in quanto più convenienti, "a meno che non si materializzi una recessione".
Gli strategist dell'istituto londinese puntano anche sulle azioni giapponesi che "potrebbero sovraperformare tra i mercati sviluppati, a causa delle valutazioni interessanti, della fine della politica monetaria non convenzionale e di un'economia ad alta pressione in Giappone". Restando in Asia, per HSBC sono da attenzionare anche le azioni indiane grazie al "rimbalzo post-pandemico dell'India" e in un'ottica di diversificazione.
Riguardo i mercati emergenti, HSBC punta sulle obbligazioni indiane e messicane e sulle azioni cinesi di classe A, cioè in yuan e scambiate sulle Borse di Shanghai e Shenzhen. "In particolare se la Fed taglierà i tassi in maniera aggressiva nel 2024", ha affermato.