Turismo? Per l'ONU ripartenza non prima del 2023 | Investire.biz

Turismo? Per l'ONU ripartenza non prima del 2023

30 giu 2021 - 12:30

05 dic 2022 - 17:48

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Per l’Organizzazione delle Nazioni Unite il settore del turismo internazionale recupererà i livelli pre-Covid non prima del 2023. Ecco i dettagli

Secondo uno studio pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, il settore del turismo globale recupererà i livelli pre-Covid non prima del 2023. Il comparto rimarrà stagnante quest'anno, fatta eccezione per alcuni Paesi occidentali, causando perdite fino a 2.400 miliardi di dollari. Vediamo i dettagli.

 

ONU: rimbalzo del settore turistico solo dal 2023

Nel report si legge che le vaccinazioni e i certificati per il Coronavirus sono cruciali per ricostruire la fiducia nel turismo in arrivo dall'estero, che costituisce un'ancora di salvezza per molti Paesi, in particolare per i piccoli Stati insulari che dipendono fortemente dal settore turistico per la creazione di posti di lavoro, come l’Italia.

L’anno scorso gli arrivi internazionali sono diminuiti del 73% rispetto ai livelli pre-pandemia registrati nel 2019, causando delle perdite stimate in 2.400 miliardi di dollari nel settore turistico e in quelli correlati, secondo il report a cura dell'UNCTAD, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo e dell'Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO).

“L'outlook per quest'anno non è più incoraggiante", ha detto Ralf Peters, analista dell’UNCTAD, durante una conferenza stampa. "Il primo trimestre è stato nuovamente negativo, non ci sono stati molti viaggi”. “Ci si attende una certa ripresa nella seconda metà dell'anno, almeno per quel che riguarda il Nord America e l'Europa entro certi limiti”, ha detto Peters a Reuters, citando le campagne vaccinali.

 

Turismo: i tre scenari delineati dall’ONU

Il report delinea tre scenari per il 2021, mostrando previsioni secondo cui gli arrivi internazionali potrebbero calare tra il 63% e il 75% rispetto ai livelli pre-pandemia, portando a perdite tra 1.700 e 2.400 miliardi di dollari.

Il primo scenario vede gli arrivi turistici scendere nel 2021 nella stessa percentuale del 2020 (74% in meno rispetto a prima della pandemia), un altro più ottimistico in cui la riduzione è del 63% e, infine, uno a due velocità, a causa del progresso irregolare della vaccinazione tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo.

Il terzo scenario, che prevede una parziale ripresa del turismo in regioni come Europa o Nord America ma non ancora in aree in via di sviluppo, stima che gli arrivi diminuiranno solo del 37% nelle località ad alta percentuale di popolazione vaccinata, ma continueranno a diminuire del 75% in quelli con livelli di immunizzazione inferiori.

Lo studio prevede che questo impatto significherà un aumento medio del 5,5% della disoccupazione del lavoro non qualificato a livello globale, una percentuale che potrebbe salire al 15% nei paesi fortemente dipendenti dal turismo.

"Nel turismo internazionale siamo ai livelli di 30 anni fa, in pratica siamo negli '80...La sussistenza di molte persone è a rischio", ha detto Zoritsa Urosevic, rappresentante a Ginevra per l'UNWTO, che ha sede a Madrid. "Quello che ci aspettiamo nel lungo periodo è di toccare nuovamente i numeri del 2019 dopo il 2023", ha aggiunto Urosevic.

 

ONU: i vaccini sono la chiave per attrarre i turisti

Le agenzie dell'ONU insistono sulle campagne di vaccinazione come principale fattore di ripresa per arrivare prima o poi al totale recupero del turismo, in un momento in cui alcune nazioni sono già riuscite a immunizzare circa i due terzi della loro popolazione altri non raggiungono nemmeno l'1%.

"Il turismo è un'ancora di salvezza per milioni di persone. Promuovere la vaccinazione per proteggere le comunità e sostenere il riavvio sicuro del turismo è fondamentale per recuperare posti di lavoro", ha affermato il segretario generale dell’UNWTO Zurab Pololikashvili in una nota.

Alcuni Paesi infatti hanno vaccinato meno dell'1% della loro popolazione mentre altri hanno superato il 60%. "L'asimmetria delle campagne vaccinali – si legge ancora nel rapporto Onu – amplificherà la botta subita dal turismo nei paesi in via di sviluppo" che hanno già subito i maggiori cali negli arrivi lo scorso anno, stimati tra il 60 e l'80%.

Sebbene si prevede che il settore del turismo si riprenda più rapidamente nei Paesi con un alti tasso di vaccinazione, come gli Stati Uniti, l’UNWTO prevede che il turismo internazionale non tornerà ai livelli pre-pandemia prima del 2023.

 

 

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