ADR BBVA: ecco tutto quello che c'è da sapere | Investire.biz

ADR BBVA: ecco tutto quello che c'è da sapere

15 lug 2024 - 17:00

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Tra le ADR quotate a Wall Street vi sono anche quelle della banca spagnola BBVA. Vediamo tutte le caratteristiche di queste ricevute e qual è stato l'andamento nel tempo

Le ADR BBVA (Banco Bilbao Viscaya Argentaria) sono quotate a Wall Street da oltre 35 anni. Una delle principali banche spagnole ha deciso di raccogliere capitali presso il più grande mercato azionario del mondo attraverso lo strumento delle ricevute di deposito (ADR sta per American Depositary Receipt), che è bene precisare non sono azioni. Si tratta invece di certificati o ricevute emessi da una banca depositaria che ha in portafoglio un certo numero di azioni della società, rappresentate appunto dalle ADR. Ognuna di queste può far riferimento a una o più azioni, o anche solo a una frazione di esse.
 
Nella fattispecie di BBVA, 1 ADR corrisponde a 1 azione, e la banca depositaria è la Bank of New York Mellon. Le ADR BBVA possono essere detenute direttamente tramite l'agente di trasferimento Computershare della banca depositaria in forma fisica (certificata) o contabile (elettronica) attraverso un metodo chiamato Direct Registration System (DRS), dove gli azionisti ricevono una dichiarazione di transazione che attesti la loro proprietà. C'è la possibilità che le ricevute siano detenute per mezzo di un broker/consulente, ma in tal caso è probabile che ciò avvenga in forma di scrittura contabile e che le negoziazioni siano regolate tramite The Depositary Trust Company (DTC).
 
Le ADR garantiscono sostanzialmente gli stessi diritti delle azioni, ovvero i proprietari possono esprimere il voto in assemblea e ricevere i dividendi. Riguardo il voto, i detentori devono incaricare Bank of New York Mellon a esercitare le preferenze per loro conto dando le dovute indicazioni. I contenuti delle assemblee verranno consegnati ai titolari delle ADR in lingua inglese.
 
Quando ai dividendi, questi sono pagati in dollari USA dalla banca depositaria. Un aspetto importante attiene alla tassazione. In teoria, i dividendi di società estere quotate a Wall Street sono assoggettati a una ritenuta alla fonte del 30% applicata dagli Stati Uniti, a cui si aggiunge nella fattispecie un'imposizione del 18% secondo la legge spagnola. Tuttavia, c'è la possibilità di usufruire di un'aliquota ridotta del 15% in USA, fornendo la prova della residenza americana tramite il certificato 6166 da richiedere con il modulo 8802 dell'Internal Revenue Service. BNY Mellon prevede anche un programma di reinvestimento dei dividendi delle ADR, chiamato Global BuyDIRECT, attraverso cui i detentori delle ricevute possono utilizzare i pagamenti ricevuti per acquistare automaticamente ulteriori ADR BBVA. 
 
Tornando al tema della tassazione, per le plusvalenze realizzate non si pagano imposte in Spagna, ma solo al governo federale degli Stati Uniti. 
 
Il prezzo delle ADR coincide normalmente con quello delle azioni quotate alla Borsa di Madrid, al tasso di cambio corrente, per via dei meccanismi di arbitraggio che si vengono a creare nel mercato. Infatti, facendo riferimento alle quotazioni di chiusura della settimana conclusasi il 12 luglio, le ADR avevano un prezzo di 10,64 dollari ciascuna, corrispondenti al valore di 9,79 euro per azione, tenuto conto di un cambio EUR/USD di 1,0868.
 
Le ADR possono anche essere convertite in azioni ordinarie. In tal caso, il broker dovrà avere un conto presso un broker in grado di custodire azioni ordinarie nel depositario centrale spagnolo Iberclear e agire attraverso la banca depositaria BNY Mellon.
 
 

Le ADR BBVA a Wall Street

BBVA è presente al NYSE da dicembre 1988, con simbolo "BBVA". Le ADR hanno debuttato a un prezzo di apertura di 3,71 dollari, tenuto presenti i seguenti split azionari:
  • 22 luglio 1997 rapporto 3:1;
  • 14 luglio 1998 rapporto 3:1;
  • 7 aprile 2009 rapporto 1,016:1;
  • 30 settembre 2013 rapporto 1,012:1.
 
A novembre 1992 le ADR quotavano appena 2 dollari, ma da lì hanno intrapreso un lungo rally che le ha portate a un massimo storico di 25,15 dollari a febbraio 2007. La grande crisi ha polverizzato gran parte dei guadagni, senza però riportare i prezzi sui minimi di sempre. Tuttavia, in seguito non si sono nemmeno visti i prezzi alti pre-crisi, anche perché le due grandi tempeste finanziarie del 2011 con la crisi dei debiti sovrani e del 2020 con l'arrivo della pandemia hanno spinto indietro qualsiasi velleità rialzista. Oggi le ricevute hanno una quotazione di 10,64 dollari, per una capitalizzazione societaria di 61,52 miliardi di dollari.
 
Andamento ADR BBVA. Fonte: Investire.biz
 
 

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