Amazon è la più grande società Internet del mondo con un fatturato che si aggira intorno ai 500 miliardi di dollari annui. Nata 30 anni fa con il nome di Cadabra.com come una semplice libreria online, il gigante di Seattle è diventato un conglomerato che incentra il suo business sull'e-commerce, ma abbraccia una serie di settori che vanno dal cloud computing, alla pubblicità, allo streaming TV, all'alimentazione, alla sanità e a molto altro.
Ripercorriamo quindi la storia di Amazon, dalle sue origini a oggi, mettendo in risalto le tappe principali che l'hanno distinta dalla concorrenza al punto da farla diventare il colosso tecnologico che tutti conosciamo.
Amazon: i primi anni e gli sviluppi
Amazon è stata fondata da
Jeff Bezos il 5 luglio 1994 e lanciata nel 1995 come libreria online che offriva una vasta gamma di titoli. L'azienda è stata ribattezzata poco dopo con il nome di Amazon, evocando il Rio delle Amazzoni. Nel primo quinquennio, la società non prevedeva di produrre utili e si è quotata al Nasdaq il 15 maggio del 1997 a un prezzo iniziale di 18 dollari (senza considerare i numerosi split azionari negli anni successivi).
Poco dopo è scoppiata la bolla delle dot-com, il che ha fatto sorgere molti dubbi che il modello di business creato da Amazon potesse funzionare. Tuttavia, la società è stata tra le poche a resistere alla bufera e nel quarto trimestre del 2002 ha raggiunto il suo primo profitto.
Da allora è stata una continua crescita, mentre il sito offriva nuove linee di prodotti di vario genere. Amazon permetteva agli acquirenti di recensire i prodotti dopo averli ricevuti e questa era una novità assoluta. Inoltre, una parte delle vendite dell'e-commerce proveniva da parti terze, ossia associati all'azienda che pagavano una commissione per vendere i loro prodotti sul sito Amazon.
Questo sistema era utilizzato per la prima volta e in seguito è stato copiato dagli altri siti di commercio elettronico. Alla fine del 2003 Amazon contava circa un milione di associati, che potevano accedere al catalogo di Amazon direttamente dai loro siti usando il servizio XML Amazon Web Services (AWS).
Quest'ultimo è una piattaforma di cloud computing e servizi web creata nel 2002 per gestire una quantità enorme di dati. Le informazioni vengono memorizzate dallo storage dell'infrastruttura di Amazon e rivendute a terzi come servizio. Oggi AWS offre oltre 200 prodotti, tra i quali Amazon Elastic Compute Cloud e Amazon Simple Storage Service, fornendo soluzioni on-demand. Il costo finale deriva dalla combinazione di tipo e quantità di risorse utilizzate, caratteristiche scelte dall'utente, tempo di utilizzo e performance desiderate.
Amazon Prime
Nel 2005 Amazon ha annunciato la creazione di Amazon Prime, un servizio che offriva consegne gratuite entro due giorni all'interno degli Stati Uniti per tutti gli ordini, sottoscrivendo un abbonamento annuale. Successivamente il servizio è stato lanciato in Germania, Giappone e Regno Unito nel 2007, in Francia nel 2008, in Italia nel 2011, in Canada nel 2013, in India nel 2016, in Messico nel 2017 e in Australia nel 2018. Si è trattato di un qualcosa di assolutamente rivoluzionario, basato su una tecnologia altamente all'avanguardia in tutto il processo che va dall'effettuazione dell'ordine online fino alla consegna della merce.
In sostanza, l'acquisto di un prodotto nel sito Amazon innesca un meccanismo estremamente rapido ed efficiente negli enormi magazzini dell'azienda situati in ogni parte del mondo, dove tutto è automatizzato e sincronizzato. Questo permette di velocizzare i tempi di consegna, che in alcuni casi avviene il giorno dopo. Il modello di business di Amazon ha letteralmente creato una spaccatura enorme nel commercio tradizionale, con molti centri che sono stati costretti a chiudere in quanto messi ormai fuori mercato.
Prime Video
Nel 2006 Amazon ha introdotto un servizio di streaming video on demand con il nome di Unbox, diventato Amazon Video on Demand nel 2008 e Amazon Instant Video nel 2011. Nel 2015 il servizio ha cambiato ancora nome in Amazon Prime Video, che gestisce i contenuti della divisione Amazon Studios. In buona sostanza, Amazon ha fatto irruzione nello streaming online facendo concorrenza a colossi come Netflix e Hulu, con film e serie televisive. Per queste ultime, Amazon produce la puntata pilota e la rende disponibile ai clienti; poi eventualmente produce l'intera stagione della serie.
Nel 2016 è nata Amazon Video Direct, dove al catalogo Amazon Prime Video venivano affiancati prodotti caricati direttamente da utenti professionisti. Il servizio è a pagamento o supportato dalla pubblicità. Dal 2020 è disponibile anche Prime Video Store, un archivio dove gli utenti possono acquistare e noleggiare i contenuti più recenti.
Amazon Fresh
Amazon è entrato nel settore dei generi alimentari nel 2007 con Amazon Fresh. Il servizio effettua consegne dai grandi magazzini dell'azienda tenuti a temperatura idonea e attraverso mezzi di trasporto refrigerati. L'unità collabora con supermercati e negozi specializzati locali, oltre a produrre direttamente alcuni articoli. Nel 2017 è nato anche AmazonFresh Pickup, negozio di alimentari drive-in per gli abbonati Prime che possono fare acquisti online e stabiliscono i tempi per il ritiro dei prodotti presso il negozio.
Amazon Pay
Sempre nel 2007 è stato lanciato Amazon Pay, un servizio per elaborare i pagamenti online che permette agli utenti di pagare attraverso il proprio account Amazon beni e servizi acquistati su siti web di commercianti esterni. L'account è ovviamente agganciato a una carta di credito o a un conto corrente bancario.
Amazon Go
Nel 2018 è nato il primo negozio Amazon Go a Seattle. Si tratta di una catena di punti vendita alimentari dove gli acquisti sono automatizzati, ovvero privi delle casse tradizionali. Il funzionamento è il seguente: l'ingresso nel negozio avviene attraverso una scannerizzazione con lo smartphone; si prelevano i prodotti con la rilevazione di telecamere e sensori; una volta usciti dal negozio, la somma viene addebitata direttamente sul conto registrato nel sito Amazon.
Amazon Pharmacy
Nel 2020 Amazon è entrato anche nel campo della sanità, attraverso la creazione di Amazon Pharmacy. La divisione sfrutta l'infrastruttura dell'azienda per effettuare la consegna a domicilio gratuita in due giorni dei farmaci venduti online per gli abbonati al servizio Prime. Amazon Pharmacy ha seguito l'acquisizione avvenuta nel 2018 della farmacia online PillPack.
L'addio di Jeff Bezos
Il 2 febbraio 2021 Jeff Bezos ha annunciato le sue dimissioni da Amministratore delegato dell'azienda per occuparsi della sua missione nel lancio di razzi spaziali attraverso la sua società Blue Origin. Il suo posto è stato preso da Andy Jassy, che era CEO di Amazon Web Services dal 2016. Lo stesso giorno Adam Selipsky è diventato Amministratore delegato di AWS.
L'intelligenza artificiale
Il 13 aprile 2023 AWS ha dato vita al servizio Bedrock, un'intelligenza artificiale generativa addestrata su una grande mole di dati per rispondere a domande, completare bozze di e-mail o per l'autocompletamento del testo di una ricerca. Il servizio è a disposizione degli sviluppatori software che possono integrare l'AI (Artificial Intelligence) nei loro programmi e accedere all'intelligenza artificiale di AI21 Labs, Anthropic e Stable AI.
La nuova tecnologia riveste oggi un ruolo estremamente importante per una Big Tech come Amazon che, allo stesso modo di altre grandi aziende tecnologiche, sta investendo miliardi di dollari che spera si traducano in futuro in maggiori ricavi e profitti. Il cloud ha sempre acquisito maggiore considerazione nel business complessivo di Amazon, perché ha margini notevolmente superiori a quelli del core business rappresentato dall'e-commerce.
E anche in considerazione del fatto che, dopo il boom pandemico del 2020-2021, gli acquisti online hanno rallentato la crescita. L'AI potrà dare la spinta decisiva. Ad ogni modo, rimane quello che Amazon è riuscita a costruire in tre decenni e il suo valore in Borsa lo riflette. Partita da un prezzo di 18 dollari per azione, oggi la sua quotazione è arrivata a oltre 200 dollari (ma tenuto conto di 4 split azionari), per una capitalizzazione complessiva di più di 2.000 miliardi di dollari.