Grazie ad un balzo del 29,3% a 148,97 dollari registrato nella seduta di ieri,
le azioni Arm Holdings hanno in pratica triplicato il loro valore rispetto al prezzo IPO di 51 dollari. La performance dell'ultima seduta di Wall Street arriva dopo che la scorsa settimana, il titolo aveva guadagnato il 47,89% in un solo giorno a seguito della pubblicazione di una trimestrale scintillante. Gli investitori si sono fiondati sulle azioni del progettista britannico di chip entusiasmati dalle
prospettive dell'azienda riguardo l'intelligenza artificiale, generando con i loro acquisti un volume di oltre 10 volte la media degli ultimi tre mesi.
La spinta è data soprattutto dal mercato delle opzioni. I trader stanno comprando a mani basse i derivati, in particolare le call a breve termine, per proteggersi nel caso di inversione del mercato. Attualmente l'opzione call più scambiata secondo l'option chain di Arm è quella a 185 dollari in scadenza venerdì di questa settimana, il che significa che gli operatori di mercato ritengono che dal prezzo attuale, le azioni guadagneranno almeno un altro 28% prima di raggiungere il prezzo di esercizio. "Gli algoritmi e i trader al dettaglio sono coinvolti, mentre le persone stanno acquistando opzioni. Quello che si vede qui è una frenesia per tutto ciò che ha a che fare con l'intelligenza artificiale", ha affermato Dennis Dick, trader di Triple D Trading.
A Wall Street si vocifera anche che
il rally sbalorditivo delle azioni Arm sia frutto anche di uno short squeeze che si è determinato sul mercato. Come riporta Ihor Dusaniwsky, Amministratore delegato dell'analisi predittiva di S3 Partners, circa 10,5 milioni di azioni Arm, per un valore di
circa 1,4 miliardi di dollari, sono state vendute allo scoperto. Tuttavia, l'esperto sottolinea come ci siano poche prove che l'impennata in Borsa sia scaturita dalla ricopertura da parte degli short seller. "Anche se c'è stata una certa copertura corta, la ragione principale del movimento azionario è l'acquisto di azioni", ha detto Dusaniwsky.
Azioni Arm Holdings in rally: Softbank esulta
La grande crescita di Arm a Wall Street fa festeggiare il suo azionista di maggioranza, Soft Bank, che ancora detiene il 90% del capitale della società con sede a Cambridge. Alla Borsa di Tokyo, le azioni del conglomerato giapponese hanno chiuso la seduta con un guadagno del 6,27%, portando a circa il 25% il bottino delle ultime tre sessioni. Era da maggio 2021 che il titolo non arrivava a un livello così alto.
SoftBank conta molto sulla capacità di Arm di progettare chip legati all'intelligenza artificiale proprio mentre persegue gli investimenti su tale tecnologia. Questo significherebbe un riscatto per il colosso con sede a Tokyo, dopo molte scommesse andate in perdita. Il fiore all'occhiello della società di investimento nipponica l'ha quasi doppiata in termini di capitalizzazione. La valutazione di mercato di Arm è ora di circa 153 miliardi di dollari, mentre quella di SoftBank è pari a circa 85 miliardi di dollari.
Il gap potrebbe estendersi perché, come sostiene l'analista indipendente Victor Galliano, ormai "Arm è un titolo ad alta crescita e merita una valutazione premium". Tra l'altro, dopo il salto degli ultimi tre giorni di Borsa, il titolo SoftBank è finito in una zona di ipercomprato, con l'indice di forza relativa (RSI) a 88, il più alto da luglio 2003 e ben al di sopra della soglia di 70 oltre la quale un'azione è segnalata eccessivamente in acquisto.
Galliano mette inoltre in guardia dal rischio di "eccessiva dipendenza" di SoftBank da Arm. Rischio determinato da "valutazioni super-premium insostenibili" della società britannica. "La nostra principale preoccupazione è che una delusione degli utili possa deragliare il rally", ha affermato.
Arm Holdings: cosa aspettarsi ora? Il precedente Nvidia
La spinta dell'intelligenza artificiale oltre la tecnologia degli smartphone contribuirà ad alimentare la crescita e la produttività, secondo Arm Holdings. La scorsa settimana, la società ha previsto per il trimestre in corso entrate tra 850 e 900 milioni di dollari, ben oltre le aspettative degli analisti di 778 milioni di dollari. Perdipiù, l'Amministratore delegato Rene Haas ha sottolineato come l'opportunità che l'AI (Artificial Intelligence) offre sia ancora in una fase iniziale, lasciando presupporre che molto del potenziale sia ancora inespresso.
Lo strepitoso rally di Nvidia da inizio del 2023 è un precedente che gli investitori tengono in considerazione nelle previsioni di dove potrà finire il prezzo delle azioni Arm. Nvidia è stato uno dei principali beneficiari del boom AI in questi ultimi anni, grazie alla produzione di chip di fascia alta legati alla nuova tecnologia. Anche per Nvidia, una trimestrale da sogno lo scorso anno ha dato il là ad acquisti massicci da parte degli investitori e ora la sua capitalizzazione ha superato per la prima volta quella di Amazon.
Secondo alcuni, Arm potrebbe seguire lo stesso percorso. "L'esplosione del volume delle opzioni ha indicato che gli investitori sono a caccia della prossima Nvidia", ha affermato Chris Murphy, co-responsabile della strategia sui derivati presso Susquehanna Financial Group.