Da quando Nvidia ha riportato i risultati dell'ultima trimestrale il 22 maggio, il colosso dei chip americano ha aggiunto 350 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione di Borsa. Alla fine dell'ultima ottava a Wall Street, il suo valore di mercato è arrivato esattamente a 2.690 miliardi di dollari, consolidando Nvidia come la terza società statunitense più capitalizzata dopo Microsoft e Apple.
A far aumentare così velocemente le valutazioni delle
azioni Nvidia però è stato un fenomeno conosciuto come "
gamma squeeze". Si tratta di una situazione di mercato cui
molti operatori acquistano opzioni "call" costringendo le controparti ad acquistare a loro volta il sottostante per coprirsi da un aumento del prezzo. Questo ha significato che le quotazioni di Nvidia sono salite in maniera rapida (da questo il termine "gamma", la greca delle opzioni che descrive l'accelerazione del movimento del sottostante). La risalita a sua volta ha attirato ulteriori opzioni call, mettendo in campo un processo che si auto-alimenta.
I gamma squeeze accadono solitamente quando vi sono dei motivi scatenanti molto forti, che in questi giorni non sono mancati per quanto riguarda Nvidia. Tra le ragioni si possono citare:
- risultati trimestrali che per l'ennesima volta hanno battuto le attese;
- prospettive radiose per il futuro legate all'intelligenza artificiale;
- il frazionamento azionario 10:1 che garantisce un migliore accesso nell'acquisto del titolo soprattutto per gli investitori al dettaglio.
Il gamma squeeze come lo short squeeze
Il gamma squeeze di Nvidia ha fatto tornare alla mente lo
short squeeze del 2021 che ha interessato le meme stock, ossia una pratica simile che ha portato gli investitori allo scoperto a chiudere velocemente le posizioni ribassiste mentre i prezzi salivano furiosamente dietro una spinta enorme della domanda.
La differenza tuttavia tra Nvidia e le meme stock sta nei fondamentali di ben altra caratura del gigante di Santa Clara. Con un margine di profitto intorno al 50%, Nvidia presenta una robustezza economica infinitamente superiore ad aziende come GameStop e AMC. Non solo, la posizione di leader assoluto nella progettazione dei chip AI (Artificial Intelligence) colloca Nvidia nel ruolo di punto di riferimento per la trasformazione dell'economia mondiale nel campo dell'intelligenza artificiale.
"L'entusiasmo per l'AI generativa e i chip Nvidia che la sostengono si è intensificato a tal punto che quando Microsoft ha annunciato un'enorme spesa in conto capitale con Nvidia come destinataria di tale spesa, entrambi i titoli sono saliti all'infinito sulla stessa notizia", ha dichiarato Josh Brown, Amministratore delegato di Ritholtz Wealth Management.
Nvidia: è iniziata una nuova era informatica
Nella veste di dominatore dei processori di intelligenza artificiale, Nvidia ha annunciato ieri la
prossima generazione di chip alla conferenza Computex di Taipei. L'Amministratore delegato
Jensen Huang ha presentato
"Rubin", che succede ai semiconduttori "Blackwell" per data center resi noti a marzo. La mossa è inaspettata, in quanto le spedizioni Blackwell ai clienti non sono ancora partite. Questo dimostra come Nvidia stia bruciando le tappe per rafforzare il suo dominio nel settore.
Le spedizioni di Rubin inizieranno nel 2026 e avranno anche una migliore efficienza energetica.
Huang ha parlato anche di accordi con due produttori di PC, Asus e MSI, che utilizzano le unità di elaborazione grafica GeForce RTX di Nvidia per supportare una serie di attività di intelligenza artificiale: dall'esecuzione di assistenti digitali all'editing video e alla codifica. Dopo la pandemia la domanda di PC è crollata, ma la ripresa è in atto e, secondo gli analisti, quando entrerà nel vivo ci sarà una grande richiesta per i PC AI. "Sta iniziando una nuova era informatica", ha detto Huang.