Le vendite sulle Big Tech a Wall Street della scorsa settimana possono rappresentare un'occasione per acquistare a prezzo di sconto. A dirlo sono gli strategist di Barclays. Il team guidato da Venus Krishna ha alzato l'obiettivo per l'indice S&P 500 a fine 2024 portandolo da 5.300 a 5.600 punti, superiore alla media degli analisti di 5.431. Nella risalita del benchmark, un contributo importante potrebbe continuare a fornirlo il settore tecnologico grazie alle "solide aspettative di profitto", hanno affermato gli esperti.
"Il recente sell-off sembra contenuto", ha scritto Krishna in una nota. "Sebbene la nostra ipotesi di valutazione per le Big Tech sia elevata, i multipli corretti per la crescita sono ragionevoli e ci aspettiamo che il gruppo guadagni nelle sue valutazioni". A giudizio dello strategist, ciò che ha guidato le vendite ha a che fare con questioni tecniche che non interessano i fondamentali. Per questo, "vediamo opportunità mentre l'attenzione si sposta sugli utili del secondo trimestre".
Big Tech: l'importanza degli utili trimestrali
Proprio a proposito degli utili, ieri Tesla e Alphabet hanno dato inizio alla stagione delle trimestrali per le Big Tech. Questa settimana toccherà ad Amazon (giovedì), mentre la prossima sarà il turno di Microsoft (29 luglio), Meta Platforms (31 luglio) e Apple (1° agosto). A completare il mosaico delle Magnifiche Sette ci penserà Nvidia, che rilascerà i conti il 28 agosto.
Gli analisti intervistati da Bloomberg prevedono in media un balzo degli utili del 30% su base annua nel secondo trimestre. La crescita sarebbe inferiore rispetto al +51% del trimestre precedente, ma molto al di sopra del +9,9% previsto per l'intero S&P 500. Gli aspetti su cui sarà concentrata l'attenzione sono diversi, ma ancora una volta è l'intelligenza artificiale a farla da padrona. In particolare, gli investitori vogliono capire come la nuova tecnologia si intrecci con il cloud su cui le grandi aziende hanno investito miliardi e sia in grado soprattutto di portare profitti attuali e prospettici.
Chiaramente l'asticella si è alzata, con gli analisti che hanno dovuto rivedere al rialzo le previsioni sugli utili grazie ai risultati sorprendenti delle scorse trimestrali. Questo significa che lo spazio per sorprendere in positivo è più limitato mentre è aumentato quello per una delusione. Ad ogni modo, proprio grazie alla crescita delle stime sui guadagni, le azioni delle Big Tech non sono care stando ai multipli e, se gli strategist di Barclays dovessero avere ragione, i cali recenti potrebbero rappresentare davvero un'occasione per entrare sul mercato.
Rimangono comunque dei rischi, come quelli legati alle tensioni geopolitiche. Al riguardo potrebbero essere interessate aziende come Nvidia che operano nel settore dei chip, a causa di ulteriori strette in vista nei confronti della Cina da parte dell'Amministrazione Biden. Pechino rappresenta una quota importante del fatturato dei colossi tecnologici americani; di conseguenza, qualsiasi notizia che lasci intravedere un calo delle vendite alle aziende cinesi avrebbe inevitabilmente effetti negativi sulle quotazioni azionarie.