Le azioni cinesi hanno perso ancora terreno nella seduta di oggi, avvicinandosi ad annullare i guadagni conseguiti in questo 2023. L'indice CSI 300 è caduto fino all'1%, risultando quest'anno tra i peggiori benchmark dell'area Asia-Pacifico. A condizionare i listini sono stati i nuovi problemi finanziari dei costruttori immobiliari, in forte difficoltà nel rimborso del debito entro le scadenze convenute. Nelle ultime ore si sono rincorse voci sulla situazione traballante di alcuni veicoli di finanziamento del governo - i cosiddetti Local Government Financing Vehicle (LGFV) - ma gli animi si sono calmati quando l'agenzia governativa di Kunming - che gestisce i beni di proprietà statale - ha smentito le indiscrezioni.
Azioni cinesi: ecco perché il mercato vende
Il problema dei titoli cinesi che stanno sottoperformando però rimane. Questo doveva essere l'anno del rilancio della seconda potenza mondiale dopo il traumatico 2022 caratterizzato dalle rigorose chiusure anti-Covid, invece si sta rivelando un anno tribolato. A influire sulle vendite dell'equity cinese stanno contribuendo vari fattori.
In primo luogo, i dati economici più deboli del previsto hanno spinto una buona parte degli analisti a tagliare le previsioni di crescita per molte aziende locali. In questo contesto, gli investitori sono preoccupati per gli effetti che potrebbe comportare il patto occidentale per frenare l'avanzata di Pechino sull'economia mondiale, nonostante ancora troppe imprese europee siano dipendenti dalla Cina.
In secondo luogo, sta pesando come un macigno la
tensione crescente nei rapporti tra USA e Cina sul versante tecnologico. All'inizio di questa settimana, il Dragone ha impedito alle sue aziende di acquistare chip dal colosso statunitense Micron Technology per ragioni legate alla sicurezza (
Micron Technology: le azioni crollano dopo la stretta cinese sui chip). La risposta di Washington non si è fatta attendere e il Dipartimento del Commercio a stelle e strisce metterà freni commerciali al produttore cinese di chip di memoria Changxin Memory Technologies.
In terzo luogo sono da segnalare le
preoccupazioni per lo yuan debole, che probabilmente è il riflesso di un'economia che non sta brillando come si attendeva. La
People's Bank of China era intervenuta la scorsa settimana per frenare le speculazioni sulla valuta (
Yuan: la PBOC interviene per frenare le speculazioni sulla valuta). Tuttavia, gli investitori sono tornati a spingere la moneta cinese verso la parte alta della banda di oscillazione del cambio USD/CNY che ogni giorno viene fissata dalla Banca centrale.
Infine, si aggiungono, come accennato, i problemi finanziari legati ai veicoli di finanziamento statale che stanno tenendo con il fiato sospeso molti investitori.
"Il pessimismo nel mercato si sta diffondendo e gli aspetti negativi vanno dallo yuan - che perde il livello 7 sul dollaro - alle preoccupazioni per il pagamento LGFV che stanno mettendo gli investitori sulla difensiva", ha dichiarato Dai Yuzhong, gestore di fondi presso Shanghai Shinyu Private Fund Management Co. "Sembra che sarà un anno estenuante", ha chiosato l'esperto.