Il produttore energetico americano Devon Energy investirà 5 miliardi di dollari per l'acquisizione delle attività di Grayson Mill Energy nel bacino del Williston. L'operazione avverrà in contanti per 3,25 miliardi di dollari e in azioni per 1,75 miliardi, ha comunicato la società. Della parte in cash, Devon utilizzerà una combinazione di liquidità disponibile e debito.
Secondo le stime, la transazione dovrebbe chiudersi entro la fine del terzo trimestre dell'anno in corso, una volta espletati tutti i termini e le condizioni dell'accordo e considerati i vari adeguamenti di prezzo. Devon è assistita da Citigroup nell'ambito della consulenza finanziaria e da Kirkland & Ellis LLP come consulente legale.
Devon Energy: cosa significa l'acquisizione
Sulla base delle indicazioni societarie, l'accordo con Grayson Mill permetterà a Devon di migliorare la scala produttiva, aggiungendo 307 mila acri netti di terreno e quindi aumentando la produzione di petrolio di circa 100 mila barili al giorno nel 2025. Attualmente la produzione di greggio dell'azienda raggiunge in media i 375 mila barili giornalieri, arrivando a 765 mila unità attraverso il portafoglio diversificato di attività.
Dal punto di vista economico-finanziario, Devon stima un risparmio di 50 milioni di dollari all'anno grazie alle efficienze operative e alle sinergie di marketing. L'attività acquisita porta un beneficio derivante dalla proprietà dell'infrastruttura midstream, costituita da una vasta rete di pozzi di smaltimento e terminali di stoccaggio del petrolio. Tale infrastruttura creerà un aumento del margine di oltre 125 milioni di dollari l'anno e consentirà tramite opzioni di marketing di ottenere prezzi più elevati con l'accesso a più mercati di utilizzo finale.
Il rendimento del free cash flow è stimato al 15%, posto un prezzo del West Texas Intermediate a 80 dollari. La posizione finanziaria dell'azienda rimarrebbe solida, con un rapporto debito netto/EBITDAX previsto di circa 1 volte al momento della chiusura dell'operazione. L'azienda tra l'altro prevede di destinare fino al 30% del flusso di cassa libera annuale alla riduzione di 2,5 miliardi di dollari di debito nei prossimi due anni.
Per quanto riguarda il ritorno agli azionisti, Devon stima che l'accrescimento del free cash flow apra le porte per un miglioramento delle remunerazioni. Il Consiglio di amministrazione ha ampliato del 67% il buyback a 5 miliardi di dollari fino alla metà del 2026 e prevede che a partire dal 2025 saranno aumentati anche i dividendi.
"L'acquisizione di Grayson Mill è un'ottima scelta strategica per Devon e ci permette di espandere in modo efficiente la nostra produzione di petrolio e la nostra scala operativa", ha dichiarato Rick Muncrief, presidente e Amministratore delegato di Devon. "Questa transazione crea anche valore immediato all'interno del nostro quadro finanziario, offrendo un accrescimento sostenibile degli utili e del flusso di cassa che si tradurrà in maggiori distribuzioni agli azionisti nel tempo".