Il Nasdaq la scorsa settimana ha confermato il suo momento di forma, con una performance del 2,5% che lo porta a un guadagno dall'inizio dell'anno del 23,97%. Il cambio di marcia l'indice tecnologico americano lo ha avuto a partire dalla seduta di giovedì, dopo
trimestrale decisamente positiva riportata da Nvidia. Il più grande produttore dei chip mondiale ha rilasciato dati che hanno superato le attese e diffuso una
guidance che ha sbaragliato il consenso grazie all'apporto dell'intelligenza artificiale (
Nvidia balza al rialzo dopo la trimestrale, cosa fare a Wall Street?). Le azioni Nvidia in un solo giorno hanno registrato un guadagno di oltre il 24%, trascinando il resto delle azioni tecnologiche.
Quanto è emerso dai numeri di Nvidia è particolarmente significativo sull'impatto che
l'AI potrà avere sui profitti delle aziende. Sembra quindi che si sia aperto un nuovo capitolo dei tecnologici a Wall Street, dopo il disastroso 2022 che li ha visti soccombere sotto i colpi delle strette della
Federal Reserve sui tassi d'interesse.
Nasdaq: dove può arrivare adesso?
Ora però il Nasdaq sfida un livello chiave intorno a 13.000 punti, che è il picco di agosto 2022. Il punto è se in questo momento è nelle condizioni di poterlo superare o meno. Ci sono tre fattori che fanno pensare a un possibile slancio oltre quella soglia.
Uno riguarda proprio il grande momento dell'intelligenza artificiale. Le più grandi aziende di Wall Street stanno spendendo denaro e risorse per inserire l'AI nei loro processi produttivi, avendo compreso le potenzialità che vi stanno dietro. I nomi più illustri della tecnologia americana - da Microsoft a Google a Nvidia e a molte altre - sono in prima linea per cavalcare il momento. Questo potrebbe essere il grande catalizzatore che fa ingranare la quarta al Nasdaq e riprendere i massimi storici fissati a 16.212 punti a novembre 2021.
Il secondo è un fattore tecnico e fa riferimento al cosiddetto "Golden Cross". La media mobile a 50 giorni (veloce) ha tagliato dal basso verso l'altro quella a 200 giorni (lenta). Quando ciò accade è un segnale che si stanno accumulando gli acquisti sulle azioni, quindi un momentum positivo per l'indice.
Il terzo, un po' più blando ma significativo, riguarda l'analisi fondamentale. Il tasso di crescita annua degli utili delle società del Nasdaq, secondo gli analisti, è del 17% fino al 2025. Alla luce del fatto che il rapporto price/earnings è di circa 26 volte, ne consegue che tale multiplo è solo 1,5 volte il tasso di crescita su indicato. Ciò assume maggiore importanza se lo si raffronta al P/E dell'S&P 500, che è di poco oltre 2 volte la crescita prevista degli EPS. Da quanto detto se ne ricava che gli investitori stanno pagando meno per una maggiore crescita degli utili delle società tecnologiche. Questo implica la possibilità di un re-pricing nei prossimi mesi.