Tesla ha ottenuto due risultati importanti dalla visita dell'Amministratore delegato
Elon Musk in Cina: un
accordo con Baidu e l'autorizzazione dalle autorità di Pechino al software sulla guida autonoma.
La casa automobilistica americana collaborerà con il gigante della ricerca cinese per le funzioni di mappatura e navigazione riguardo il suo sistema Full-Self Driving (FSD). Tesla utilizza le app di Baidu dal 2020 nelle sue auto e ora otterrà in licenza i dati sulle strade pubbliche cinesi per la guida autonoma. In questo modo verrà rimosso l'ultimo ostacolo normativo per il software FSD, che richiede la mappatura per tutti i sistemi di guida intelligenti prima di poter operare sulle strade. In sostanza, le aziende straniere devono collaborare con quelle nazionali come Baidu che hanno ottenuto la licenza. Ora Tesla avrà l'autorizzazione a utilizzare in maniera legale il suo software FSD raccogliendo dati sui layout e segnali stradali, nonché sugli edifici circostanti. Non è ancora chiaro se i dati ottenuti saranno di proprietà di Tesla o di Baidu.
L'accordo è arrivato contestualmente all'approvazione da parte del governo cinese del piano di Tesla di lanciare la sua funzione FSD in Cina, dopo l'incontro di Musk con il premier Li Qiang nella giornata di domenica. I veicoli del colosso di Austin prodotti in territorio cinese hanno superato un requisito chiave per la sicurezza e la privacy che era fonte di preoccupazione per le autorità governative. I test riguardavano le modalità attraverso cui le auto racimolavano informazioni personali sensibili e se il conducente del veicolo poteva impedire all'auto la raccolta dei dati. Su queste tematiche in passato le auto di Tesla erano state bandite dai complessi militari cinesi.
Tesla: cosa significa l'accordo con Pechino
Il blitz di Musk in Cina nel week-end è stato molto fruttifero quindi e potrebbe rappresentare un punto di svolta importante della società per superare le difficoltà recenti nel mercato automobilistico. Sulla base dei dati della Passenger Car Association cinese, nel quarto trimestre del 2023 la quota di mercato di Tesla si è ridotta al 6,7% in Cina, dal 10,5% di inizio dello scorso anno. La ragione fondamentale è da attribuire alla concorrenza più forte dei produttori nazionali come BYD e Li Auto, mentre alcuni player tipo Xpeng e Xiaomi si stanno facendo spazio nei sistemi avanzati di assistenza alla guida.
Nel contempo, Tesla ha dovuto tagliare i prezzi per cercare di arginare il calo della domanda, mentre sta riducendo la forza lavoro di almeno il 10% e cercando di focalizzarsi su nuovi modelli meno costosi. Tutto ciò in un contesto in cui nel primo trimestre del 2024 l'azienda ha avuto il primo calo su base annua delle entrate dall'inizio della pandemia. Durante la pubblicazione della trimestrale della scorsa settimana, Musk ha annunciato di volersi focalizzare su un modello di auto con un prezzo più economico, ma ha ribadito l'importanza della guida autonoma e la capacità dell'azienda di risolvere le problematiche attinenti.
Secondo Dan Ives, analista senior di Wedbush Securities, la visita di Musk in Cina è "un momento di svolta" in quanto "potrebbe aprire la strada dell'FSD, creando una grande opportunità". Più scettico è invece Junheng Li, amministratore delegato e responsabile della ricerca di JL Warren Capital, che considera "estremamente improbabile il lancio di una versione supervisionata di FSD in Cina". A suo avviso per Pechino "non c'è alcun valore strategico" nel sostenere il lancio interno del sistema di guida autonoma quando vi sono altre alternative locali di alta qualità come Xpeng.
Ad ogni modo, se dalla Cina Tesla ha avuto il via libera per l'FSD, negli Stati Uniti deve affrontare alcuni problemi dopo che le autorità di regolamentazione hanno aperto un'indagine sul sistema Autopilot a causa di 20 incidenti che si sono verificati da dicembre. L'azienda attualmente addebita ai consumatori in USA 8.000 dollari per l'acquisto del software a titolo definitivo, o 99 dollari al mese in abbonamento.