UniCredit è la seconda banca italiana per dimensioni dopo Intesa Sanpaolo e una delle principali in Europa. L'istituto di credito commerciale paneuropeo serve oltre 15 milioni di clienti in Italia, Germania, Europa centrale e orientale, con un modello di business unico nel suo genere. Tuttavia, il colosso finanziario di Gae Aulenti ha filiali e uffici di rappresentanza in tutto il mondo. Nell'ambito di una strategia di razionalizzazione della rete fisica e parallelamente a una ulteriore spinta verso i canali digitali, negli ultimi anni la banca ha implementato un piano di chiusure di centinaia di filiali.
UniCredit è quotata alla Borsa di Milano da gennaio 1987, prima della fusione del 1998 tra Credito Italiano e Unicredito, che diede il nome a Unicredito Italiano poi trasformatasi in UniCredit dal 1° gennaio 2003. All'esordio, le azioni aprirono a un prezzo di 68,71 euro, tenuto conto che negli anni ci sono stati ben 7 split azionari. Il titolo raggiunse una vetta di 217,12 euro a maggio 2007 prima di sprofondare con la grande crisi del 2008. Oggi viaggia a 29,05 euro, per una capitalizzazione societaria di 49,42 miliardi di euro (dati aggiornati all'11 febbraio 2024).
UniCredit: com'è organizzato il business
Il business del Gruppo UniCredit può essere suddiviso in due grandi categorie: il banking, rivolto a famiglie e imprese, e la gestione patrimoniale. Riguardo la prima categoria, la banca si pone come offerente di una serie di servizi quali conti correnti, mutui, prestiti, soluzioni di pagamenti digitali, Internet e Mobile banking, etc. Quanto alla seconda categoria, si distinguono tre segmenti: il Private Banking, il Wealth Management e l'Ultra-High Net Worth Families and Family Holdings.
Il Private Banking si rivolge alla clientela privata dotata di grandi patrimoni, attraverso l’offerta di una gestione personalizzata e una presenza capillare sul territorio usufruendo di una rete di circa 2.300 filiali, alle quali si aggiungono 155 filiali private presenti su tutto il territorio nazionale.
Il Wealth Management gestisce oltre 4 mila patrimoni con una soglia di ingresso di 5 milioni di euro. Il servizio offre svariate soluzioni che vanno dalla gestione del portafoglio in-house alle assicurazioni e alla consulenza fee-only. Per questo, il Gruppo dispone di 21 sedi principali in Italia e oltre 100 banker.
L'Ultra-High Net Worth Families and Family Holdings consiste in un servizio di gestione in cui ogni cliente ha a propria disposizione:
- un senior banker "strategic advisor", con profilo investment banking, per la generazione di idee e opportunità strategiche;
- un senior banker "key client advisor", con profilo Wealth Management, orientato alla gestione continuativa della relazione;
- un pool di specialisti per offrire soluzioni distintive in termini di asset allocation, strumenti assicurativi, wealth planning, real estate, art advisory, etc.
UniCredit: com'è andata l'attività negli ultimi 5 anni
Il sistema bancario europeo e mondiale è stato messo duramente alla prova negli ultimi 5 anni. Dapprima la pandemia ha costretto le Banche centrali a portare quasi a zero i tassi di interesse per risollevare un'economia in ginocchio, arrecando in questo modo un grave danno al margine di interesse delle aziende di credito. In seguito, è arrivata - la scorsa primavera - la crisi bancaria partita dagli Stati Uniti ma che ha riguardato anche l'Europa con il salvataggio di emergenza del Credit Suisse a opera di UBS. Il rialzo dei tassi conseguente alla sopraggiunta inflazione più alta degli ultimi 40 anni ha dato respiro alle banche, che hanno realizzato corposi extra-profitti. Tuttavia, sono emerse delle crepe negli attivi di bilancio, per via dell'esposizione verso attività, in primis immobiliari, maggiormente inclini alle dinamiche dei tassi.
In questo contesto, UniCredit è stata tra le banche che ne è uscita meglio, conservando la propria solidità patrimoniale e sfoderando profitti da record. Di seguito vediamo una rappresentazione dell'andamento della gestione nell'ultimo quinquennio della banca guidata da Andrea Orcel, riepilogando in ogni trimestre e alla fine dell'anno i ricavi e gli utili conseguiti, nonché una misura della redditività come rapporto tra i due parametri.
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1° trimestre
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2° trimestre
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3° trimestre
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4° trimestre
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Totale
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2023
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Ricavi
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5,93
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5,97
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5,97
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5,98
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23,85
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Utile netto
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2,06
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2,31
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2,32
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1,92
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8,61
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Redditività
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34,74%
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38,69%
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38,86%
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32,11%
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36,10%
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2022
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Ricavi
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5,01
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4,78
|
4,82
|
5,72
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20,33
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Utile netto
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0,27
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2,01
|
1,71
|
2,46
|
6,45
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Redditività
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5,39%
|
42,05%
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35,48%
|
43,01%
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31,73%
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2021
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Ricavi
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4,69
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4,40
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4,43
|
4,44
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17,96
|
Utile netto
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0,89
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1,03
|
1,06
|
-1,44
|
1,54
|
Redditività
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18,98%
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23,41%
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23,93%
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-32,43%
|
8,57%
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2020
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Ricavi
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4,38
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4,17
|
4,35
|
4,24
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17,14
|
Utile netto
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-2,70
|
0,42
|
0,68
|
-1,18
|
-2,78
|
Redditività
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-61,64%
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10,07%
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15,63%
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-27,83%
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-16,22%
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2019
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Ricavi
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4,77
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4,52
|
4,70
|
4,85
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18,84
|
Utile netto
|
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1,18
|
1,85
|
1,18
|
-0,84
|
3,37
|
Redditività
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24,74%
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40,93%
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25,11%
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-17,32%
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17,89%
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N.b. Valori espressi miliardi di euro
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Dallo schema si nota come negli anni l'istituto di credito sia cresciuto costantemente su base annua in termini di entrate e profitti, con la parentesi negativa del 2020, anno in cui il mondo è stato scosso dal Covid-19 e i tassi di interesse sono stati abbassati in Europa fino allo zero mettendo sotto pressione la redditività netta delle banche. L'ultimo anno, in particolare, è stato scintillante per UniCredit, con numeri mai visti in passato. "Abbiamo costruito delle solide fondamenta e mentre entriamo nella prossima fase della crescita di UniCredit, so che continueremo ad evolverci e a raggiungere l’eccellenza per tutti i nostri stakeholders", ha affermato l'Amministratore delegato Orcel in occasione della presentazione dell'ultima trimestrale in data 5 febbraio 2024.