Parità per i future sugli indici a Wall Street: nel giorno in cui i dazi contro Messico, Canada e Cina entrano in funzione, il derivato sul Dow Jones segna un -0,01%, quello sullo S&P 500 un -0,03% mentre il contratto sul Nasdaq registra un +0,08%.
Nonostante a Wall Street l’elezione di Trump sia stata accolta in maniera decisamente positiva, l’entrata in vigore di uno dei capisaldi del programma del tycoon, i dazi (25% sui beni provenienti da Canada e Messico e un'imposta aggiuntiva del 10% sul “Made in China”), ieri ha fatto scattare le vendite. La Cina ha reagito con tariffe aggiuntive fino al 15% su alcuni prodotti statunitensi mentre il primo ministro canadese Justin Trudeau ha detto che il suo Paese varerà un'imposta del 25% sui prodotti a stelle strisce.
Di per sé, i dazi non rappresentano generalmente una buona notizia, Warren Buffett li ha definiti un "atto di guerra" che finirà per far aumentare l'inflazione, e, con gli investitori già nervosi per le attuali valutazioni e per lo stato dell'economia, l’incognita dazi non fa che aumentare i motivi per portare a casa parte dei recenti guadagni. "Siamo in un punto in cui il sentiment è davvero a terra e questo rende probabilmente difficile assistere a delle inversioni", ha detto Scott Ladner, responsabile degli investimenti presso Horizon Investments.
Secondo le indicazioni che arrivano dalla Federal Reserve Bank di Atlanta, il Pil del primo trimestre potrebbe segnare un rosso del 2,8%, contro il -1,5% stimato venerdì. Meno di due settimane fa, era atteso un +2,3%.
Modello GDPNow, Federal Reserve Bank di Atlanta. Fonte: atlantafed.org
Wall Street Oggi: attenzione a Tesla e Walgreens
Vediamo quali sono le azioni da tenere d’occhio a Wall Street nella seduta del 4 marzo 2025.
- I dazi trumpiani potrebbero finire per colpire anche Tesla (-2,84% ieri, -1,5% nel pre-mercato) visto che circa il 15% di una Model Y proviene dal Messico (ed alcune componenti anche dal Canada). Inoltre, il titolo paga pegno a quello che è già stato definito “lo sciopero dei compratori” dopo la discesa in campo di Musk.
- Nel settore dell’automotive, focus anche su GM (-3,56% ieri, -0,25% prima dell’avvio), Ford (-1,68% e -0,3%) e Stellantis (-2,99% e -2,27%). Il CEO di Ford Jim Farley ha affermato che i dazi minacciano di spazzare via miliardi di profitti dell'industria automobilistica poiché le imposte hanno il potenziale per aumentare i prezzi per gli acquirenti di auto.
- L’introduzione delle tariffe minaccia anche Nvidia, che nella seduta di ieri è scesa dell’8,69% ed oggi perde lo 0,3%. Gli analisti di Mizuho hanno affermato che Nvidia è crollata per una serie di motivi, tra cui le preoccupazioni sulle potenziali restrizioni alle esportazioni del suo hardware AI.
- Rally di quasi il 6% nel pre-market per Walgreens Boots Alliance che, secondo il Wall Street Journal, sarebbe in trattative per essere acquisita (e delistata) dal private equity Sycamore Partners. Il controvalore dell’operazione dovrebbe attestarsi a circa 10 miliardi di dollari.
- Tra le 119 società che oggi presenteranno i risultati troviamo retailers del calibro di Best Buy, Target e Autozone. Ma attenzione anche a NIO ed a Plug Power.
Trimestrali USA: oggi focus sui big del commercio al dettaglio