Gli investitori stanno diventando sempre più pessimisti sulle azioni. È quanto risulta da un report di Citigroup, che rileva come le posizioni short sui futures azionari europei e americani siano in crescita. Gli strategist della banca statunitense hanno rilevato che la scorsa settimana i trader hanno aggiunto quasi 3 miliardi di dollari di nuove posizioni ribassiste sui futures sullo S&P 500 e gli ETF hanno registrato deflussi per 5,1 miliardi di dollari netti. Per quanto riguarda l'Europa, ha rilevato il team guidato da Chris Montagu, le scommesse ribassiste sull'Euro Stoxx 50 sono triplicate, sebbene la base di partenza fosse più bassa.
"L'attuale posizionamento netto è moderatamente positivo, ma questa posizione lunga netta si è ridotta e ciò suggerisce che il sentiment e la convinzione stanno iniziando a cambiare", ha detto Montagu. "Dal nostro modello, non possiamo dire se questo rappresenti l'inizio di una nuova tendenza o un movimento una tantum", ha precisato.
Azioni: cosa sta accadendo nei mercati?
Cosa sta succedendo? Innescato da dati confortanti dal fronte inflazionistico, in Europa lo sprint azionario di gennaio ha potuto contare anche su un ulteriore elemento positivo, ovvero l'allontanamento di una nuova crisi energetica grazie a un inverno più mite ed al buon livello degli stoccaggi del gas.
A metà febbraio, un'inflazione che si sta mostrando particolarmente ostica e i rischi di escalation sul fronte della guerra Russia-Ucraina, hanno peggiorato l'umore degli investitori, allontanandoli dalle attività a rischio.
Michael Wilson, strategist di Morgan Stanley, vede una certa pressione sulle azioni a causa di "utili vacillanti e valutazioni troppo elevate". L'esperto ha osservato come "con l'incertezza sui fondamentali raramente così elevata, i livelli tecnici potrebbero innescare la prossima grande mossa del mercato". Pertanto, "riteniamo che questo rally sia una trappola rialzista, ma allo stesso tempo dobbiamo rilevare che questi livelli potrebbero anche reggere, il mercato azionario potrebbe testare un'ultima resistenza prima di prezzare il calo utili", ha aggiunto.
Anche gli strateghi di JP Morgan avvertono che per le azioni il rapporto rischio/rendimento rimane poco conveniente in questo momento. Fuori dal coro, Max Kettner di HSBC Bank ritiene ci sia la possibilità di un rally in un contesto di crescita economica resiliente, anche perché le aspettative sui tassi più alti sono in gran parte già scontate dal mercato. Tuttavia, l'esperto raccomanda cautela sull'azionario preferendo settori difensivi non sensibili ai tassi d'interesse.