Travolto dalla tempesta che si è abbattuta sui mercati finanziari, il Bitcoin è scivolato ai minimi dell'ultimo mese di poco sopra i 56.000 dollari. Nelle ultime 24 ore gli investitori hanno rivissuto l'incubo del 5 agosto sulle preoccupazioni che la debolezza economica di Stati Uniti e Cina finisca per deprimere le quotazioni.
Nella giornata di ieri, i dati sul settore manifatturiero USA hanno rinnovato i timori che l'economia americana finisca in recessione e la pubblicazione dei risultati sul mercato del lavoro di venerdì a questo punto diventa cruciale per avere maggior chiarezza. Nel contempo, l'economia cinese barcolla e le grandi banche americane stanno tagliando le previsioni sul PIL 2024, ritenendo che l'obiettivo del 5% tracciato dal governo sia utopistico.
L'umore cupo si è riversato sulle criptovalute, che, secondo i dati elaborati da Bloomberg, registrano
la più lunga serie di deflussi netti da giugno negli ETF statunitensi. Inoltre, l'open interest aggregato sul Bitcoin è in calo e questo è un altro segnale di cautela degli investitori. Sullo sfondo vi è anche l'incertezza sulla corsa alla Casa Bianca. Fino a prima del passo indietro di
Joe Biden, i trader contavano sul fatto che una facile vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali avrebbe potuto mettere il turbo alle criptovalute vista la "simpatia" del tycoon verso l'industria crittografica. Molte sicurezze sono venute meno con il subentro di Kamala Harris come candidata al posto di Biden, anche perché ancora non si conosce qual è la sua posizione sugli asset digitali.
Bitcoin: cosa aspettarsi ora
Settembre è sempre stato un mese difficile per i mercati, e le criptovalute non hanno fatto eccezione. Negli ultimi cinque anni, nel mese corrente il
Bitcoin ha registrato in media un calo di oltre l'8% e ciò fa pensare che per il momento il massimo storico di 73.798 dollari di marzo scorso rimanga un obiettivo lontano. Analisti e investitori però stanno valutando se il peggioramento del sentiment sia un fatto temporaneo oppure si trascinerà nei prossimi mesi.
Sean McNulty, direttore del trading presso il fornitore di liquidità Arbelos Markets, sottolinea che nel mercato delle opzioni sta aumentando la domanda per le coperture contro i cali del Bitcoin. "Abbiamo assistito a un rinnovato interesse all'acquisto di opzioni sul Bitcoin, soprattutto per gli strike post-buste paga a 55.000 dollari e inferiori", ha affermato.
Tony Sycamore, analista di mercato presso IG Australia vede un possibile test sulla fascia di prezzo 52.000-55.000 dollari mentre Katie Stockton, analista tecnico di Fairlead Strategies, mantiene "un orientamento neutrale nel lungo termine".