La pandemia di Coronavirus ha accelerato diversi megatrend già ben avviati come ad esempio la transizione energetica. Diversi piani di stimolo fiscale messi a punto da USA e UE dedicano infatti ampie risorse alle energie verdi.
Tra queste la più interessante nel futuro è sicuramente l’idrogeno, che secondo le stime di BofA prenderà il 25% della domanda di petrolio entro il 2050. Per il colosso finanziario statunitense, tra 30 anni il mercato raggiungerà un valore di 2.500 miliardi di dollari con un potenziale infrastrutturale di 11.000 miliardi di dollari.
Secondo l’International Energy Agency (IEA), l’idrogeno consentirà di ridurre le emissioni di CO2 a livello globale di 830 milioni di tonnellate. Nella visione strategica dell’Unione Europea per centrare l’obiettivo della neutralità carbonica fissata al 2050, la quota d’idrogeno nei consumi di energia crescerà fino a rappresentare un quarto del totale.
Il mercato della transizione verde è quindi in enorme espansione e oltre a portare benefici per il pianeta può creare interessanti opportunità per gli investitori. Tra le big cap di Piazza Affari, vi è in evidenza la società guidata dall’Amministratore Delegato Paolo Rocca, Tenaris.
Sebbene Tenaris sia tutt’oggi il maggior produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas, il gruppo ha avviato un cambiamento strategico per ridurre l’impronta ambientale delle proprie attività e ampliare il suo portafoglio di servizi rivolti all’industria delle energie pulite.
A inizio 2021 il gruppo ha sottoscritto insieme a Edison e Snam una lettera di intenti per avviare un progetto per la decarbonizzazione dell’acciaieria di Tenaris a Dalmine, grazie all’impiego dell’idrogeno verde in alcuni processi.
I tre gruppi collaboreranno per realizzare soluzioni a produzione, distribuzione e utilizzo di idrogeno nel sito Tenaris, con un progetto che punta a generare idrogeno e ossigeno con un elettrolizzatore da circa 20 MW da installare nello stabilimento e all’adattamento del processo produttivo dell’acciaio con l’utilizzo di idrogeno verde al posto del gas naturale.
Tenaris ha recentemente presentato anche “Thera Technology”, la sua ultima soluzione dedicata allo stoccaggio e al trasporto dell’idrogeno. Con il mercato del trasporto e stoccaggio dell’idrogeno in costante crescita, gli esperti del gruppo si sono concentrati sulla creazione di nuove soluzioni in grado di garantire le massime prestazioni possibili.
“Con decenni di esperienza nell’idrogeno compresso, abbiamo sviluppato nuove tecnologie per resistere all’effetto di infragilimento” e ancora, “La tecnologia Thera integra materiali, test, valutazione del ciclo di vita, connessioni e progettazioni numeriche per consentire sistemi di stoccaggio in tali condizioni critiche“, ha affermato Erik Escorza, Senior Director dei Processi tecnologici ed Industriali di Tenaris.
Ad attirare la nostra attenzione per puntare sul titolo nei prossimi mesi in ottica non prettamente rialzista è stato il Certificato Recovery Top Bonus di Société Générale con ISIN DE000SF3A9Y3 che ha come sottostante proprio Tenaris. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sulla blue chip di Piazza Affari.
Azioni Tenaris: l’analisi tecnica
Il quadro tecnico di Tenaris appare costruttivo nel medio periodo a Piazza Affari. Dopo aver raggiunto un minimo in area 3,78 euro per azione, i corsi hanno ripreso la via del rialzo testando in più occasioni il livello psicologico dei 10 euro.
Se si osserva il grafico settimanale dei prezzi si può notare che nonostante la recente perdita di momentum il quadro tecnico rimanga ancora a favore dei compratori nel breve-medio periodo, favorendo quindi l’implementazione di strategie di matrice rialzista.
La positività verrebbe meno con una chiusura settimanale al di sotto dei 7 euro, movimento che potrebbe consentire ai venditori di puntare verso l’area di concentrazione di domanda compresa tra i 4,15 e i 3,70 euro.
Investire su Tenaris con i Certificati
La situazione descritta sinora su Tenaris è particolarmente interessante se si guarda al Certificato Recovery TOP Bonus di Société Générale con ISIN DE000SF3A9Y3. Questo prodotto è quotato dal 9 agosto 2021 sul mercato SeDeX di Borsa Italiana ad un prezzo di emissione di 91,55 euro.
Questo strumento consente agli investitori di ricevere un rimborso a scadenza di 100 euro lordi a patto che alla data di valutazione finale fissata al prossimo 24 marzo 2022 (circa 6 mesi) la quotazione di Tenaris sia superiore o uguale a quella della Barriera, fissata a 7,20 euro.
Al momento della scrittura il Certificato quota ad un prezzo ask di 95 euro (guadagno lordo potenziale del 5,26% in circa 6 mesi), mentre le azioni Tenaris veleggiano circa il 21% al di sopra della Barriera. Lo scenario negativo prevede invece che alla data di valutazione finale le quotazioni siano inferiori a 7,20 euro: il Certificato inizierà a replicare la performance negativa del sottostante calcolata rispetto allo Strike e moltiplicata per l’Importo di Calcolo di 93,2980 euro per certificato. Questo causerà una perdita sul capitale investito.
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