Société Generale ha lanciato su EUROTLX una serie di 6 nuovi Cash Collect Boost su panieri worst of di azioni. Tutti i certificati hanno un valore nominale di 100 Euro. I premi sono mensili ed è previsto l’effetto memoria. L’investitore ha diritto ai premi nel caso in cui tutti i sottostanti fossero sopra il livello di barriera che, per tutti i titoli dei vari panieri, è posto al 50% dello strike price. Su tutta la gamma è prevista la possibilità di liquidazione anticipata. Questa scatta dopo sei mesi, e ad ogni data di rilevazione successiva, nel caso in cui tutti i sottostanti del paniere fossero sopra il livello di fixing iniziale. Il rimborso finale dipende dalla performance del peggior sottostante (worst of). Nel caso in cui tutti i sottostanti fossero sopra il livello di barriera il certificato rimborserebbe il valore nominale pari a 100 Euro per certificato, alternativamente una perdita pari alla performance negativa del sottostante peggiore. Per trasparenza dobbiamo dire che in questo caso l’investitore perderebbe oltre la metà del capitale investito (ammesso che abbia acquistato intorno ai 100 Euro). D’altro canto avrebbe ricevuto i premi per tutto il periodo in cui i sottostanti hanno quotato sopra la barriera ad ogni data di osservazione. Tutti questi panieri hanno una scadenza di 3 anni dalla data di emissione. La caratteristica più interessante tuttavia è la struttura dei premi caratterizzata dal Boost.
Come funziona il Boost?
Il Boost di SG opera nei primi sei mesi e garantisce agli investitori dei premi piu’ alti e pari al 2.5% mensile. Questo è molto utile anche per chi avesse delle minusvalenze in scadenza. L’investitore infatti potrebbe incassare il 15% del capitale investito (nei primi sei mesi) sotto forma di premio che compenserebbe le minus pregresse. Dal settimo al trentaseiesimo mese invece il premio passa allo 0.5% mensile. Ipotizzando di tenere il prodotto per tre anni ed ammettendo di incassare tutte le cedole (anche grazie all’effetto memoria) il rendimento sarebbe del 30% complessivo o del 10% annuo.
La scelta del nostro ufficio studi
Tra tutti i panieri proposti dall’Emittente Francese uno dei piu’ interessanti è quello che ha come sottostanti azioni americane ed in particolare Facebook, General Electric, Apple e Twitter e che è identificato con l’ISIN XS2112617571.
Posto che il rischio principale è legato al fatto che una di queste azioni perda oltre il 50% nei prossimi tre anni passiamo ad analizzare i vari sottostanti.
Facebook ed Apple sono i titoli migliori del paniere e difficilmente scenderanno sotto la barriera perché producono utili, sono solide ed il loro modello di business non è in discussione almeno nel futuro prossimo. Tra le pagine di questo sito piu’ volte abbiamo tessuto le lodi dei colossi del tech.
Twitter è decisamente piu’ piccola rispetto a FB ed Apple ma dopo un periodo di crisi il titolo si è ripreso ed oggi esprime dei discreti multipli e non pare sopravvalutato, è tornato all’utile e la crisi che stiamo vivendo non dovrebbe impattare negativamente sui conti della società di Jack Dorsey. Anzi.
Il titolo che spaventa di piu’ è senza dubbio General Electric: tuttavia, nonostante l’azienda sia in perdita e le quotazioni siano in caduta libera da anni, lo strike price è avvenuto sui minimi. Trattandosi di un’azienda strategica per l’economia americana ed operando in un settore che ha dato soddisfazione per tanti anni crediamo che difficilmente perderà un ulteriore 50% dalle valutazioni attuali anche perchè i pessimi dati di bilancio stanno leggermente migliorando.
Per concludere, il certificato è caratterizzato da un rischio ben compensato dai generosi premi mensili, di cui i primi con Boost. Le barriere sono piuttosto profonde e garantiscono, a meno di eventi straordinari, di ottenere le prime e piu’ importanti cedole. La scelta del paniere di titoli è molto azzeccata.
Da ultimo ma non meno importante, in questo momento il certificato quota sotto 100 Euro e quindi offre un extra rendimento legato al prezzo di acquisto sotto al valore nominale.
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AVVERTENZA
Questi prodotti sono a complessità molto elevata, non prevedono la garanzia del capitale a scadenza ed espongono ad una perdita massima pari al capitale investito.
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