Il London Stock Exchange (
LSE) sta trattando con le autorità di regolamentazione britannica per
introdurre la tecnologia blockchain nell'ambito dell'offerta del trading di attività finanziarie tradizionali. Il LSE è il primo mercato che punta a realizzare un ecosistema basato su blockchain "end-to-end" agli investitori. Finora, altri progetti hanno riguardato solo una parte del ciclo di vita delle attività finanziarie in tema di trading e regolamento delle transazioni.
Stando alle dichiarazioni di Murray Roos, responsabile dei mercati dei capitali presso l'LSE, il gruppo sta portando avanti questo obiettivo da circa un anno sotto la guida di Julia Hoggett, capo della Borsa di Londra. L'exchange "non sta costruendo nulla intorno ai criptoasset, ma cerca di utilizzare la tecnologia alla base di token crittografici al fine di rendere il processo relativo all'acquisto, alla vendita e alla detenzione di asset tradizionali più fluido, economico e trasparente", ha detto Roos.
In sostanza, non ci sarebbe un sistema che si mette in concorrenza con il business tradizionale di LSE e lo scopo non è neppure quello di sostenere un mercato azionario che nella piazza londinese sta perdendo colpi negli ultimi anni. "L'obiettivo finale è una piattaforma globale che consenta ai partecipanti in tutte le giurisdizioni di essere in grado di interagire con persone in altre giurisdizioni rispettando completamente regole, leggi e regolamenti, potenzialmente più giurisdizioni contemporaneamente, cosa che non è stata possibile in un mondo analogico", ha detto Roos.
Tutto ciò in un contesto di sviluppo e innovazione. "Quello che stiamo cercando di fare è continuare a fare ciò che Londra ha sempre fatto, cioè continuare a innovare", ha aggiunto.
Blockchain: i passi avanti delle istituzioni finanziarie
Le istituzioni finanziarie tradizionali da diverso tempo stanno affrontando il tema delle potenzialità della blockchain da abbinare alle modalità di esecuzione delle transazioni. Per effettuare questo, stanno studiando il modo in cui si può attuare la tokenizzazione, ovvero il processo di creazione di rappresentazioni digitali di azioni o obbligazioni la cui proprietà può essere tracciata sulla tecnologia. Secondo i dati rilasciati da ESMA, l'autorità europea di regolamentazione dei titoli e delle attività finanziarie, le attività tradizionali finora tokenizzati hanno raggiunto la cifra appena di 800 milioni di dollari.
Se LSE andrà fino in fondo avrà fatto un grande passo avanti. I tempi? Il gruppo spera di avere il primo mercato attivo e funzionante entro il 2024, ma tutto ciò deve essere ovviamente subordinato all'approvazione delle autorità di regolamentazione e ricevere il via libera dal governo e dal Tesoro del Regno Unito.
Sulla base di quanto riferito da Roos, all'inizio il business digitale sarà focalizzato sui mercati privati, in quanto in quel settore "l'attività è particolarmente ingombrante e opaca". In seguito, e una volta che la sperimentazione avrà dato gli effetti sperati, il modello potrà essere indirizzato verso altri mercati. "L'opportunità tecnica di digitalizzare un gruppo di asset class negoziate è estremamente alta", ha affermato Roos.