Campione di incassi nelle scorse stagioni grazie al traino dell’intelligenza artificiale, la tecnologia è stata superata da diversi settori nell’ultimo anno quanto a performance. Quali?
Osservando gli indici americani settoriali, se la tecnologia risulta in guadagno di circa il 25%, le utilities hanno realizzato una performance che sfiora il 40%, ma bene anche il settore comunicazione e finanza e i consumi discrezionali, tutti con performance annue superiori al 30%.
ETF Settoriali: performance a confronto
Ho messo a confronto 5 ETF quotati sul mercato europeo, quattro sono di SPDR (US Tech Sector, Us Communication Services, Utilities e US Financial), uno di iShares ovvero US Consumer Discretionary.
Il “cratere” di performance che si è aperto negli ultimi 5 anni permane anche se più ridotto. La tecnologia americana ha ritornato oltre il 150% di performance nell’ultimo lustro, mentre gli altri tre settori non sono andati oltre al 100% con le utilities in pesantissimo ritardo (+35% in 5 anni) probabilmente anche a causa del repentino aumento nei tassi che ha zavorrato società capital intensive.
Interessante notare che tutti questi settori hanno una volatilità annua inferiore al 20% a differenza del tech che supera il 23%. Segnale evidente di una rotazione settoriale da parte del mercato verso temi più value e soprattutto più difensivi, almeno nell’ultimo periodo.
Alcuni di questi ETF soffrono di eccessiva concentrazione. Come ad esempio lo SPDR US Utilities dove sono presenti una trentina di società con le prime 10 a coprire il 60%. Ancora più concentrato il settore Communication con appena 22 società e le prime 10 (tra cui Meta, Alphabet e Disney) a rappresentare i tre quarti del portafoglio.
Un po' più ampio quanto a numeri il settore finanziario con oltre 70 società quotate, ma anche qui le top ten coprono oltre il 50% con Berkshire a guidare.
Infine il settore dei consumi discrezionali. Una cinquantina di società e di nuovo una forte concentrazione sulle prime 10 che rappresentano il 75% dell’ETF e Amazon e Tesla a coprire quasi il 50% del totale.
Lato valutazioni curiosamente ci sono due settori, tech e consumi discrezionali, particolarmente cari con un rapporto prezzo utili di 37, mentre tutti gli altri sono allineati tra 20 e 21.
Se la rotazione settoriale è in corso, le valutazioni sembrano offrire la sponda ad un proseguimento di questa tendenza oppure ad un rientro della forza relativa del settore tech.
Più complesso il ragionamento nel settore dei consumi discrezionali dove l’eccessiva concentrazione dell’ETF su due sole società rende molto vulnerabile lo strumento alle sorti di mercato di Amazon e Tesla.
Un riequilibrio delle forze in campo comunque è benvenuto anche sugli indici principali dove la forza delle Magnifiche 7 è stata dirompente oscurando tutto il resto. Silenziosamente Wall Street sta guardando oltre il fenomeno AI.