L’ultimo articolo di questa serie speciale che ho voluto dedicare ad alcuni dati essenziali del 2024 sul mercato degli ETF si rivolge a qualche cosa che solo indirettamente coinvolge questi strumenti: sto parlando delle valutazioni delle principali Borse mondiali che proprio tramite gli ETF possono essere replicate quanto a performance e volatilità.
L’indicatore che utilizzerò per definire queste valutazioni trasformandoli in rendimenti attesi è il CAPE di Shiller o, meglio, il suo inverso che di fatto rappresenta un livello atteso di rendimento reale annuo per i prossimi 10 anni.
USA con un CAPE elevato e ai massimi dal 2022
Cominciamo dalla Borsa per eccellenza, quella USA. Il dato americano tocca i massimi dal 2022 e si mantiene a un livello storicamente elevato, ovvero un CAPE di 37 che significa un rendimento atteso reale per il prossimo decennio del 2,7%.
Passando al mercato europeo preso nel suo complesso un CAPE di 20 fotografa un rendimento reale atteso per la prossima decade ben più ricco del 5%. All’interno dell’Europa non ci sono grandi differenze tra le tre più importanti economie, Germania, Francia e Italia. Le valutazioni, infatti, oscillano tra 18 e 22. Più a sconto la Gran Bretagna che con un CAPE di 16 “promette” rendimenti reali superiori al 6% annuo.
Andando in Asia non sembra essere a buon mercato rispetto ad altri mercati il Giappone con un CAPE di 23 che esprime un rendimento reale atteso di poco superiore al 4%.
India con valutazioni americane, Cina cheap
Nel mondo emergente netta divergenza tra i due colossi, India e Cina. La prima ha valutazioni molto americane di 37 esprimendo l’attesa per un analogo rendimento reale. Più cheap la Cina con un rapporto prezzo utili di 12 che esprime rendimenti attesi superiori al 8%. Analogo sconto anche per il Brasile che con un CAPE di 11 sfiora il 9% di rendimento reale atteso.
Tra gli altri Paesi emergenti segnalo valori di rapporto prezzo utili inferiore a 10 per Turchia e Polonia con la Corea del Sud che si posiziona a 12. Tra le Borse più commodity oriented non si ravvisano particolari sconti di mercato. Australia e Canada infatti chiudono il 2024 con CAPE compresi tra 23 e 25.
Numeri per diversificare nel medio termine
Una lunga carrellata di rapporti tra prezzo e utile aggiustati per il ciclo e rendimenti attesi. Numeri che, come sappiamo, non hanno capacità previsionali nel breve periodo ma che offrono un'interessante prospettiva sul medio termine.
Gli investitori potranno così ragionare su come impostare in ottica non solo 2025 ma anche 2035 i propri portafogli azionari, prima di tutto diversificando con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da poche aree geografiche indipendentemente dalle loro valutazioni di oggi.