Per una volta la crescita dello spread tra Italia e Germania non è da ricondurre alle vicende domestiche. Le elezioni europee ed il primo turno del voto francese, nelle ultime settimane hanno favorito il ritorno dell’avversione al rischio sui mercati spingendo il differenziale tra BTP e Bund sui top da inizio anno in quota 160 punti base.
Ora, oltre 20 punti base al di sotto di questi picchi, il mercato sembrerebbe in stand-by in attesa di capire quanto tempo sarà necessario per avere un nuovo governo in Francia. Qui il differenziale tra il titolo di Stato (Oat) ed il Bund è tornato, complice anche un rapporto debito/Pil sopra quota 110 punti percentuali, su livelli che non si vedevano dal 2017 in area 80 punti, +30 pb rispetto ai valori “normali” (ed ora quota di poco sotto i 65 pb).
Titoli di Stato Italia: le prossime aste
Dopo una scorribanda sopra il 4,1% a inizio luglio, il rendimento del BTP a 10 anni si è riportato al 3,9%, giusto in tempo per le aste in calendario questa settimana.
Domani sarà la volta dei Bot con scadenza 12 mesi, dei quali saranno offerti 8 miliardi di euro, mentre giovedì riflettori puntati sulle aste di BTP. L’11 luglio il Tesoro collocherà nuovi Buoni a 3, 5, 7, 10 e 20 anni per un importo compreso tra 7,25 e gli 8,5 miliardi.
Italia: due appuntamenti di rilievo
Venerdì l’appuntamento invece è con Scope Ratings, che attualmente valuta il nostro merito di credito “BBB+” con outlook stabile, e lunedì sarà la volta della Banca d’Italia, che diffonderà l’aggiornamento sull’andamento del debito pubblico.
Mazziero Research per quest’ultimo dato prevede un ulteriore aumento: “stimiamo una crescita di 15 miliardi rispetto al dato di aprile e un proseguimento al rialzo anche nei due mesi successivi”. Da luglio, continua lo studio, “dovrebbe iniziare la fase di stabilizzazione sino a fine anno”. Secondo le stime di Mazziero Research, il debito dovrebbe raggiungere i 2.950-2.960 miliardi a giugno per poi chiudere l’anno in una forchetta compresa tra 2.940 e 2.991 miliardi.
CDP: collocati bond per 750 milioni di euro, ordini per oltre 2,6 miliardi
Intanto ieri la CDP ha concluso con successo un’emissione obbligazionaria da 750 milioni di euro, a tasso fisso, non subordinata e riservata a investitori istituzionali. Con durata di 7 anni (scadenza a luglio 2031), il bond prevede una cedola annuale del 3,875%. Il titolo è stato emesso nell’ambito del Debt Issuance Programme (DIP), il programma di emissioni a medio-lungo termine di CDP dell’ammontare di 15 miliardi di euro, quotato presso Euronext Dublin e destinato a investitori istituzionali.
La domanda, di oltre 2,6 miliardi di euro, è stata infatti pari a circa 3,5 volte l’offerta, con ordini provenienti da circa 100 investitori. L’allocazione finale ha visto la partecipazione di investitori italiani per il 45% e per il 55% esteri, in particolare provenienti da Germania/Austria/Svizzera (16%), da Spagna e Portogallo (15%) e dalla Francia (13%).
I proventi derivanti da questa nuova emissione verranno utilizzati da CDP per proseguire nella propria attività a sostegno dello sviluppo del Paese.