Apple ha eliminato Apple Pay Later, il servizio "Buy now, pay later" lanciato negli Stati Uniti solo l'anno scorso, segnando un arretramento nelle ambizioni del produttore di iPhone di diventare un importante fornitore di servizi finanziari tradizionali, si legge sul Financial Times.
La big tech ha dichiarato di voler passare a un nuovo servizio di prestiti rateali offerti tramite carte di credito e di debito di terzi. "Con l'introduzione di questa nuova offerta globale di prestiti rateali, non offriremo più Apple Pay Later negli Stati Uniti", ha dichiarato la società.
Gli utenti con prestiti aperti tramite Apple Pay Later continueranno ad avere accesso alle funzioni, ma non verranno offerti nuovi prestiti. Apple ha annunciato la sua offerta buy now, pay later nel 2022 in quella che è stata una grande incursione nei servizi bancari tradizionali, con l'azienda tecnologica che ha creato prestiti a breve termine per conto proprio invece di collaborare con una banca.
L'offerta offriva agli utenti la possibilità di pagare beni online e servizi in-app in quattro rate distribuite nell'arco di sei settimane, con prestiti a tasso zero offerti attraverso una società interamente controllata, Apple Financing. La mossa è stata vista come una sfida agli operatori storici di BNPL come Klarna e Affirm. L'accesso anticipato è iniziato nel marzo 2023.
Goldman Sachs è il principale partner bancario dell'azienda dal lancio della Apple Card nel 2019 e facilita l'accesso di Apple alla rete di Mastercard. Ma il gruppo tecnologico sta per chiudere la partnership, che è anche alla base delle offerte di conti di risparmio e carte di credito.
Apple ha fatto il suo ingresso in BNPL in un momento in cui i tassi di interesse negli Stati Uniti erano bassi e i consumatori ricorrevano a prestiti a basso costo per finanziare i loro acquisti. Tuttavia, il settore è stato messo sotto pressione dall'aumento dei tassi di interesse. Il valore di mercato di Affirm, uno dei maggiori fornitori di BNPL, è sceso da un picco di circa 45 miliardi di dollari nel 2021 a circa 9,5 miliardi di oggi.
Durante l'evento annuale dedicato agli sviluppatori della scorsa settimana, Apple ha dichiarato che la funzione di prestito rateale sarà inizialmente disponibile in UK con le banche HSBC e Monzo. Negli USA sarà disponibile per gli utenti di Citi e Synchrony, oltre che per gli istituti di credito che utilizzano il fornitore di software Fiserv.
L’analista di JPMorgan Reginald Smith ha scritto in una nota della scorsa settimana che la partnership con Affirm aiuterà Apple a espandere la sua offerta di prestiti rateali a lungo termine, con il servizio che dovrebbe essere lanciato con il prossimo aggiornamento del sistema operativo dell'iPhone a settembre.
"Affirm non si aspetta un impatto significativo sul fatturato dell'esercizio 25...ma è difficile immaginare che l'aggiunta di una piattaforma di questa portata non faccia avanzare l'ago della bilancia", ha scritto Smith. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
Il titolo Apple rimane impostato al rialzo nel breve termine, in particolare dai minimi registrati in area 164 dollari ad aprile scorso. Grazie al rialzo registrato nelle ultime sedute, i prezzi hanno superato la resistenza orizzontale a 196 dollari, portandosi oltre il livello tondo e psicologico dei 200 dollari.
Guardando la stagionalità, analizzata con la piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati vedono una fase di sostenuto rialzo che potrebbe estendersi fino a fine agosto, seguita da una possibile fase di ribasso fino a inizio ottobre.
In caso di ritracciamento, posizioni in acquisto intraprese dall’area di supporto a 200-196 dollari potrebbero avere come primo obiettivo area 200 dollari, mentre un target più ambizioso potrebbe essere identificato in area 220 dollari.
Il quadro tecnico muterebbe a favore dei venditori nel breve termine con la violazione della linea di tendenza che conta i minimi segnati il 19 aprile e il 1° maggio, ora transitante a 190 dollari, movimento che potrebbe dare il via a un’accelerazione del ribasso fino al test del sostegno a 178 dollari.
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