Azimut, attraverso la controllata Azimut Alternative Capital Partners, ha sottoscritto un accordo vincolante per la cessione dell'intera quota detenuta in Kennedy Lewis Investment Management (KLIM) a Petershill, società di investimento di Goldman Sachs.
In una nota, Azimut aggiunge che la cessione della quota è a fronte di un corrispettivo in contanti di 225 milioni di dollari. L'investimento iniziale di Azimut per la sua quota in KLIM è stato pari a 60 milioni di dollari.
Azimut, attraverso Azimut Alternative Capital Partners, opera nel settore del GP Staking acquisendo quote di minoranza in gestori di private markets prevalentemente statunitensi nel segmento mid-market che operano nel private equity, private debt, infrastructure e real estate.
KLIM è stato il primo investimento effettuato da Azimut Alternative Capital Partners nel luglio 2020 quando la società aveva circa 2 miliardi di dollari di AUM rispetto ai circa 14 miliardi di dollari che gestisce oggi.
Oltre a KLIM, Azimut ha completato quattro investimenti tra cui Pathlight Capital, Roundshield Partners, HighPost Capital e Broadlight Capital. A seguito di questa operazione le AUM delle affiliate di Azimut Alternative Capital Partners raggiungono quasi 7 miliardi di dollari, in crescita del 57% rispetto alla data di investimento iniziale.
"Nonostante questa exit, siamo impegnati a continuare a crescere nel panorama del GP Staking con una focalizzazione sul segmento del Lower/Middle-Market così come nel più ampio spazio dei Mercati Privati, sia negli Stati Uniti che a livello globale. Questa transazione dimostra di poter realizzare exit di successo verso acquirenti consolidati nel settore dei GP Stakes", ha dichiarato Giorgio Medda, CEO del Gruppo Azimut. In questo contesto, vediamo il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Azimut: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Azimut è impostato al ribasso nel breve termine, in particolare dai massimi registrati il 5 marzo scorso in area 27,40 euro. Guardando all’andamento di più ampio respiro i prezzi rimangono all’interno della struttura rialzista in atto dai minimi segnati a ottobre 2023 in area 19 euro.
Guardando la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase positiva fino a fine aprile, dopo la quale si potrebbe assistere a una fase di debolezza fino alla prima decade di luglio.
Si potrebbero dunque considerare strategie di stampo long in caso di segnali di forza sul livello di supporto a 23,60 euro, sostegno lasciato in eredità dai minimi dell’8 marzo scorso. Posizioni in acquisto intraprese da questo supporto potrebbero avere come primo obiettivo area 25 euro, mentre un target più ambizioso potrebbe essere localizzato a 26 euro.
La difesa del supporto a 23,60 euro sarà di vitale importanza per i compratori, in quanto la sua violazione potrebbe fornire ampio spazio per ulteriori ribassi: dapprima verso area 22 euro e successivamente in zona 21 euro.
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