Il clima di propensione al rischio che ha caratterizzato anche l'ultima settimana di Borsa ha avuto riflessi positivi per i principali mercati azionari del Vecchio Continente. Il taglio dei tassi di ieri della BCE, l'avvio delle misure straordinarie messe in campo dalla PBoC in Cina e le solide indicazioni provenienti dalle trimestrali ha contribuito a sostenere l'umore degli investitori. Queste le motivazioni dietro ai diffusi rialzi odierni dei principali indici azionari europei.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato l'ultima seduta della settimana in rialzo dello 0,45% in area 35.200 punti. Dal punto di vista operativo la conferma delle quotazioni oltre i 35.000 punti fornisce un assist per la presecuzione del trend rialzista in atto, con l'indice che a questo punto mette nel mirino i 35.300-35.350 punti, area dove verrebbe chiuso il gap ribassista lasciato aperto lo scorso 20 maggio. Al contrario, ritorno sotto i 34.000 punti indebolirebbero nel breve il trend dell'indice con obiettivi invididuabili dapprima a 33.750-33.700 punti e a seguire a 33.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna ci spostiamo oltreoceano con Apple, che beneficia di alcune notizie in arrivo dalla Cina, Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Apple: crescono le vendite di iPhone in Cina
Nelle scorse ore buone notizie sono arrivate per Apple dalla Cina, dove il colosso tecnologico americano ha registrato un aumento del 20% delle vendite dei nuovi iPhone 16. Il confronto tra l'ultimo degli smartphone californiani, potenziati con l'intelligenza artificiale, è fatto con le prime tre settimane di lancio del precedente modello del 2023.
Nonostante si parli di un periodo abbastanza breve, l'aumento rappresenta un segnale positivo per l'azienda, che nel corso del 2024 ha fatto fatica a guadagnare terreno nel più grande mercato mondiale. Nello specifico le vendite dei modelli top di gamma Pro e Pro Max hanno registrato un aumento del 44% rispetto agli equivalenti dello scorso anno.
Il management di Apple ha puntato particolarmente su questi ultimi modelli, al punto da aver aumentato la produzione di quasi il 106% rispetto a quanto è stato fatto con iPhone 15 Pro Max, superando in questo modo le 6 milioni di unità. A livello generale dobbiamo però sottolineare che le vendite complessive di unità di iPhone in Cina hanno però registrato un calo del 2% rispetto all'anno precedente durante il periodo di tre settimane a causa del calo delle vendite dei modelli più vecchi e dell'elevata concorrenza.
Nonostante le vendite nel resto del mondo non siano incoraggianti, Apple può però ritenersi soddisfatta dai numeri che giungono dal Paese asiatico. Non dimentichiamo che la Cina è un mercato difficile per l'azienda, non solo per la presenza di competitors molto agguerriti come Huawei ma anche per la volontà del governo di Pechino di non creare un monopolio della società di Tim Cook nel proprio Paese.
Apple: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione a Wall Street. E' una prima parte di giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Apple, con i prezzi che si portano in area 235 dollari. Con un impostazione di fondo che rimane confermata al rialzo, le attese sono di un test sui massimi di sempre situati sui 237 dollari. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superare, si avrebbe un segnale di rafforzamento del quadro grafico con possibili ulteriori allunghi prima verso i 245 dollari e successivamente in direzione dei 255-260 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio in direzione dei 220 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle occasioni di acqusito.
Al contrario la perdita di questi ultimi livelli dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più profonda, con un primo target situato sui 213-210 dollari e successivamente gli ex massimi del dicembre 2023 situati vicini alla soglia dei 200 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui si realizzasse questa ipotesi, fondamentale sarebbe la tenuta di tali sostegni per evitare un indebolimento del quadro grafico con possibili estensione della discesa prima verso i 195 dollari e a seguire i 190-185 dollari.
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