I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto sia verso le rinnovate tensioni geopolitiche che verso le prossime decisioni delle banche centrali in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.700 punti, rimanendo a stretto contratto con i massimi di periodo, oltre i quali dovremmo avere ulteriori allunghi fin verso la soglia dei 35mila punti. Al contrario segnali di debolezza per il nostro mercato si avrebbero solo con il ritorno dei prezzi sotto i 33.000 punti e primi target posti nei pressi dei 32.500 punti.
Tra le storie interessanti da seguire a Piazza Affari troviamo Banca MPS, dopo che nella serata di ieri il Tesoro ha venduto il 12,5% del capitale della banca senese. Andiamo a vedere i dettagli.
Banca MPS: il Mef vende e scende al 26,73%
Il Tesoro ha comunicato di aver messo sul mercato il 12,5% del capitale della banca senese, scendendo in questo modo al 26,73%. L'offerta è avvenuta a 4,15 euro, con uno sconto del 2,49% rispetto alla chiusura del titolo nella giornata di ieri. Ricordiamo che da settimane si rincorrevano i rumors di come il Mef, con le quotazioni dell'istituto bancario sui massimi degli ultimi anni, fosse vicino alla cessione di un'ulteriore quota. Questa operazione segue quella avvenuta nello scorso mese di novembre, quanto il Tesoro aveva ceduto il 25% del capitale, in quel caso a 2,92 euro per azione.
Nello specifico il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha venduto 157 milioni di azioni ordinarie di MPS, attraverso un consorzio di banche costituito da BofA, Citigroup, Jefferies e Mediobanca in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. L'offerta è stata rivolta sia a investitori istituzionali esteri che ad investitori qualificati in Italia. Con la vendita di questo pacchetto il Tesoro incassa quasi 650 milioni di euro e al tempo stesso si impegna a non vendere sul mercato ulteriori azioni della banca per un periodo di 90 giorni.
Grazie a questa cessione il Tesoro rispetta l’impegno, preso con Bruxelles, di dismettere entro la fine dell'anno l'ampia parte della partecipazione statale che inizialmente era al 64%. Ricordiamo che il Ministero dell'Economia è azionista della banca guidata da Luigi Lovaglio fin dal 2017, quando acquistò la maggioranza delle azioni dopo l'ennesima operazione di salvataggio. Da sottolineare infine che Banca MPS ha chiuso il 2023 con un utile record superiore ai 2 miliardi di euro, proponendo dopo 13 anni un dividendo di 0,25 euro per azione.
Azioni Banca Mps: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione per le prossime giornate. E' stata una seduta positiva quella di ieri per il titolo Banca MPS con i prezzi che, chiudendo in area 4,25 euro, rimangono sempre vicini ai top di periodo. Nel breve periodo le attese sono per una continuazione del trend, che dovrebbe appunto spingere i corsi a mettere sotto pressione le forti resistenze situate sui 4,40 euro.
Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di queste aree, andrebbe non solo a rafforzare il quadro grafico di fondo ma aprirebbe la strada ad ulteriori apprezzamenti prima verso i 4,50-4,55 euro e successivamente in direzione della soglia dei 5 euro, livelli che il titolo non vede dall'ottobre del 2022. In questo contesto propositivo eventuali prese di beneficio in direzione dei 4-3,90 euro, dove troviamo anche l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero essere lette come delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di quest'ultimi supporti dovrebbe aprire la strada ad una correzione più ampia che avrebbe come primo obiettivo i 3,70 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, ed in seguito i 3,50 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di novembre. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di tali supporti, si avrebbe un indebolimeno della struttura grafica con possibili ulteriori discese fin verso i minimi dell'anno in corso situati a 3,05 euro, con target intermedi posizionati in area 3,20-3,15 euro.
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