In una nuova seduta scarna di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela sui principali mercati azionari euopei. Con il focus sempre rivolto alle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi dalle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazione nei pressi dei 34.200 punti, mantenendo inalterate le chance di ulteriori apprezzamenti prima in direzione dei 34.300 punti e successivamente in direzione dei 34.500 punti, che rappresentano i massimi della scorsa settimana. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con una discesa dei prezzi sotto la soglia dei 34.000 punti.
Tra i temi da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo BPER Banca, con l'istituto bancario che nella serata di ieri ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
BPER Banca: +9,9% i ricavi del primo trimestre
BPER Banca ha comunicato i dati dei primi tre mesi dell'anno in corso, che sono stati contrassegnati da una performance positiva alimentata dall'alto livello dei tassi di interesse. Nello specifico nel corso del periodo i ricavi hanno visto una crescita del 9,9% a 1,354 miliardi di euro, con un utile netto che si è attestato a 457,3 milioni di euro.
Per quanto riguarda il margine di interesse è stato di 843,6 milioni di euro, registrando un incremento del 16,2% rispetto al primo trimestre del 2023, mentre le commissioni nette hanno raggiunto i 510,4 milioni di euro, mostrando un aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Dando uno sguardo alla qualità del credito, BPER Banca ha mantenuto livelli eccellenti con un NPE ratio lordo del 2,6% e un NPE ratio netto dell'1,2%. Questi numeri la posizionano ai primi posti nel panorama bancario italiano.
Nel corso del trimestre la raccolta indiretta da clientela è aumentata a 180,0 miliardi di euro. All’interno dell’aggregato la raccolta gestita ha visto un aumento del 3,1% a 67,3 miliardi di euro, mentre la raccolta amministrata ha visto una crescita del 7% a 89,6 miliardi di euro. In questo contesto la solidità della banca è confermata dal rapporto costi/redditi, che si è attestato al 51,7%, indicando una buona gestione dei costi aziendali rispetto ai ricavi generati.
Grazie a questi numeri l'istituto guidato dal suo amministratore delegato, Gianni Francesco Papa, ha rafforzato ulteriormente la sua solidità patrimoniale, con un CET1 ratio del 14,9% rispetto al 14,5% che si aveva alla fine del 2023. In aumento dal 14,7 al 16,1% è stato anche il Tier 1 rario, mentre il Total Capital ratio è passato dal 18,1% al 19,5%. Da sottolineare infine che la banca ha confermato l'outlook sull'anno in corso, con una reddività che dovrebbe essere in linea con quella dell'anno precedente.
Azioni BPER Banca: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo. Nonostante la debolezza che ha contrassegnato nella seduta di ieri il titolo BPER Banca, non cambia il trend primario che rimane sempre confermato al rialzo. Nel breve periodo le attese sono per un test sui massimi di periodo posti sulla soglia dei 5 euro, oltre i quali non solo si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico di fondo ma si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi.
In questo caso un primo obiettivo è posto sui 5,20-5,25 euro ed in seguito i 5,5 euro. L'eventuale superamento di tali aree, aprirebbe la strada per nuovi apprezzamenti fin verso i 5,80-5,85 euro, che rappresentano i massimi degli ultimi 9 anni. In questo quadro rialzista eventuali prese di beneficio verso i 4,50-4,55 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, verrebbero viste come delle buy opportunity.
Al contrario una discesa dell'azione sotto quest'ultimi livelli, dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più intensa con un primo target posto sui minimi dello scorso mese di aprile in area 4,20-4,15 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di tali supporti, si avrebbe una continuazione delle vendite con possibili discese prima verso la soglia dei 4 euroe successivamente in direzione dei 3,75 euro. Dal punto di vista operativo fondamentale diventerebbe non perdere quest'ultimi sostegni, per evitare un indebolimento del trend rialzista primario con possibili ulteriore ribassi fin verso i 3,5 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di giugno del 2022.
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