I timori di un'inflazione alta per tempi più lunghi di quel che ci si aspettava solo un paio di mesi fa continuano ad impattare negativamente sui principali listini azionari del Vecchio Continente che inaugurano la nuova settimana all'insegna delle vendite.
In questo contesto soffre anche il FTSE Mib con le quotazioni che, dopo essere scesi sotto i minimi della scorsa ottava in area 28.500 punti, chiudono le contrattazioni nei pressi dei 28.350 punti. Nel breve termine il mancato recupero dei 28.500 punti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione dei minimi dei forti supporti situati sulla soglia dei 28.000 punti. Al contrario sarà solo con il recupero dei 29.000 punti che si avrebbe una riattivazione del trend rialzista con primo obiettivi i 29.300 punti e a successivamente i massimi degli ultimi 15 anni situati sui 29.700-29.750 punti.
In una giornata difficile per la maggior parte delle blue chip, le vendite hanno colpito anche il titolo Enel su cui poco impatto hanno avuto le news in arrivo dalla Slovacchia. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Enel: al 100% la produzione dell'impianto nucleare di Slovenske Elektrame
In queste ore Enel ha comunicato che la nuova Unità 3 da 471 megawatt dell'impianto di Mochovce di Slovenske Elektrarne ha raggiunto per la prima volta il 100% della sua produzione. Quest'ultima è la principale utility del Paese, gestisce centrali nucleari e idroelettriche, ed è la proprietà è divisa tra il governo slovacco, l'italiana Enel e la ceca EPH dell'investitore Daniel Kretinsky. Ricordiamo che l’impianto, i cui lavori per la costruzione erano partiti nel 2008 consentirà di ridurre il consumo di metano per 640 milioni di metri cubi e spingerà il Paese a svincolarsi dall'approvvigionamento esterno di energia.
Nello specifico la nuova unità andrà coprirà il 13% del fabbisogno elettrico del Paese, per arrivare al 26% con l'attivazione del secondo reattore che dovrebbe essere pronto entro il primo semestre del prossimo anno. Inoltre con l'entrata in funzione di quest'ultimo la Slovacchia diventerebbe un'esportatrice netta di elettricità.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si è comportata l'azione nella prima seduta della settimana. E' stata una nuova seduta negativa quella odierna per il titolo Enel, la sesta nelle ultime sette, con i prezzi che si confermano sotto la soglia dei 6 euro. Nel breve il mancato ritorno oltre questi livelli dovrebbe spingere i corsi in direzione dei 5,85-5,80 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi 5 mesi e nelle cui vicinanze transita anche la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui anche tali supporti dovessero essere violati al ribasso si avrebbe un pericoloso indebolimento del quadro grafico, il quale aprirebbe la strada ad ulteriori ribassi prima verso i 5,50 euro e successivamente in direzione dei 5,20-5,25 euro.
Al contrario il ritorno dell'azione oltre i 6 euro, che potrebbe essere facilitato con un Rsi a 5 gg vicino ad aree di rimbalzo, dovrebbe porre le basi al ritorno degli acquisti con primo obiettivo i 6,15 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e a seguire i 6,25-6,30 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree resistenziali, dove troviamo anche l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe proiettare i corsi a mettere sotto pressione i massimi del 2023 situati in area 6,35 euro. Sarà solo lasciandosi alle spalle quest'ultimi livelli che si avrebbe un miglioramento della struttura grafica con possibili espansione dei guadagni in direzione dei 6,5 euro ed in seguito verso i 6,65-6,7 euro.
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