Le prese di beneficio arrivate nella giornata di ieri sui listini statunitensi spingono in territorio negativo i futures del Vecchio Continente che, impostati sotto la parità, anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui mercati azionari europei.
Con il focus odierno tutto rivolto al dato proveniente da oltreoceano e riguardante l'inflazione, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni all'insegna della debolezza nei pressi dei 33.500 punti, sotto i quali dovrebbe proseguire la fase correttiva in direzione dei 33.300-33.250 punti e a seguire verso i minimi delle ultime settimane posti nei pressi dei 33.100 punti. Al contrario segnali positivi arriverebbero con il ritorno delle quotazioni sopra la soglia dei 34.000 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Fila, con la società che nella giornata di ieri non solo ha presentato i dati del 3° trimestre, ma anche presentato il Piano strategico 2025-2029. Andiamo a scoprire i numeri.
Fila: +1,3% i ricavi del 3° trimestre
Nel pomeriggio di ieri Fila ha comunicato i dati del 3° trimestre e allo stesso tempo ha aprovato il nuovo piano strategico al 2029. Nel corso dell'ultimo trimestre i ricavi sono cresciuti dell'1,3% a 160 milioni di euro, mentre nel corso dei 9 mesi si è assistito ad una contrazione del 4,2% a 493,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023.
Per quanto riguarda l'Ebitda nel corso degli ultimi tre mesi è rimasto stabile a 32,7 milioni, mentre nel corso dei 9 mesi è cresciuto del 3,7% a 103,5 milioni di euro, con un margine al 21% rispetto al 19,4% del 2023. Da sottolineare che nel corso del 2024 le attività in Russia e nella Repubblica Dominicana hanno avuto un Ebitda normalizzato negativo per un totale di -1,7 milioni di euro.
Buoni i numeri che giungono dall'utile netto che nel corso dei 9 mesi è cresciuto del 15,1% attestandosi a 43,5 milioni di euro, con un Free Cash Floww to equity che nei primi 9 mesi si attesta a -0,1 milioni di euro, inferiore di 6,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. In calo nel corso degli ultimi 3 mesi è risultato il debito bancario che è pari a 266 milioni di euro, con un rapporto di 2,3x l'Ebitda normalizzato.
In scia a questi numeri la società ha confermato l'outlook sul 2024, che dovrebbe vedere ricavi stabili a cambi costanti, un margine Ebitda in miglioramento con una crescita “mid-single digit” ed un Free Cash Flow to Equity nel range 40-50 milioni di euro.
Nel corso della presentazione dei dati, la società guidata dal Ceo, Massimo Candela, ha approvato il Piano Strategico 2025-2029, focalizzato su efficienza, generazione di cassa e deleverage, oltre che sulla crescita grazie anche alla partnership con DOMS, e comunicato l'outlook al 2026. Quest’ultimo, con riferimento all’Ebitda normalizzato, prevede una crescita organica annua “mid single digit” ipotizzando cambi e tariffe costanti, con un Free Cash Flow to equity che dovrebbe attestarsi tra i 40-50 milioni di euro.
Per quanto riguarda i ricavi dovrebbero vedere una crescita "low to mid single digit, di cui "low to mid single digit" in Nord America, "mid single digit" in Centro-Sud America e "flat to low single digit in Europa. Infine per quanto riguarda la politica dei dividendi dovrebbe attestarsi al 20-40% dell'utile netto.
Azioni Fila: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sull'azione nel breve e medio periodo. Con volumi 4 volte la media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna delle decise vendite quella di ieri per il titolo Fila, con le quotazioni che hanno chiuso in calo del 6,7% in area 9,48 euro. Il movimento di ieri ha avvicinato i prezzi ai primi supporti di breve situati nei pressi dei 9,30 euro.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta di questi sostegni, per evitare una continuazione delle vendite prima verso i 9,20-9,15 euro e a seguire gli 8,9 euro, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che la trendline ascendente che parte dai minimi del novembre 2023. La violazione di questi ultimi livelli andrebbe ad indebolire il quadro grafico del titolo, con possibili nuove discese fin verso gli 8,3 euro, con target intermedi a 8,5 euro.
Al contrario il rtorno delle quotazioni oltre le prime resistenze poste sui 9,7 euro, dovrebbe aprire le porte a nuovi acquisti prima in direzione dei 10 euro e successivamente verso i massimi di periodo situati sui 10,40-10,45 euro. Nel caso in cui l'azione dovesse lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, si avrebbe un rafforzamento del trend prmario rialzista con prossimi gli 11 euro e a seguire i top del 2021 situati sulla soglia dei 12 euro.
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