Anche
Meta Platforms si è arresa al sell-off generalizzato a Wall Street. Con il crollo del 3,73% dell'ultima seduta a 582,36 dollari, le azioni del gigante dei social sono le ultime tra quelle delle
Magnifiche Sette finite in territorio negativo da inizio anno.
Tra il 17 gennaio e il 14 febbraio 2025, il titolo aveva eseguito una serie di 20 sessioni consecutive in verde, come mai era avvenuto nella storia. Al suo apice, il guadagno era stato del 26% quest'anno, ma poi è stato tutto cancellato sotto la tempesta di vendite alla Borsa americana sulle tensioni generali.
Nel frattempo sono
subentrate le preoccupazioni relative all'intelligenza artificiale. Gli investitori guardano con occhio sospetto le enormi spese che la società ha previsto nel 2025, nonostante l'ingresso nel mercato della startup cinese
DeepSeek stia orientando verso un modello low-cost pur mantenendo le più alte performance.
Azioni Meta Platforms: Cathie Wood vende
L'ultima burrasca che ha travolto anche le azioni Meta Platforms non ha lasciato indifferente la stock-picker di Wall Street,
Cathie Wood. Per la prima volta in circa un anno, l'amministratore delegato e fondatore di Ark Investment Management ha
tagliato la sua partecipazione nel colosso di Menlo Park vendendo attraverso l'ETF Ark Innovation 12.595 azioni il 17 marzo e 2.160 azioni il 18 marzo. Alla fine del 2024, i fondi Ark detenevano oltre 460.000 azioni Meta, acquistate in gran parte durante tutto l'anno.
Cathie Wood è nota per il suo approccio molto aggressivo a favore dei titoli tecnologici. Ha ottenuto profitti straordinari durante il boom pandemico del 2020 e fino all'inizio del 2021. In seguito, però, molte delle società tech finite nel portafoglio dell'investitrice californiana sono state bastonate pesantemente a Wall Street e i fondi Ark ne hanno risentito accumulando perdite. Tra le Big Tech, Wood ha puntato su Tesla e Meta, ma ultimamente ha ricevuto poche soddisfazioni da entrambe.
La società guidata da
Mark Zuckerberg ha perso appetibilità in genere tra gli operatori di mercato, dopo essere stata la preferita quest'anno nell'ambito delle mega cap tecnologiche. Justin Patterson, analista di KeyBanc Capital Markets, ha spiegato il dietrofront delle azioni Meta con la
"perdita di una certa flessibilità" dell'azienda a causa dei suoi investimenti nell'intelligenza artificiale.
Per questo, ha tagliato il suo obiettivo di prezzo del titolo da 750 a 710 dollari, citando una maggiore incertezza a livello macroeconomico. "La sfida che vediamo oggi è che il ciclo dell'intelligenza artificiale sta aumentando i costi fissi, il che limita la capacità di ridurre le spese in una recessione", ha scritto Patterson in una nota. Come Meta, anche Alphabet dovrà affrontare "venti contrari simili", ha aggiunto l'esperto.