I timori geopolitici in Medio Oriente e quelli riguardanti un nuovo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nelle prossime riunioni, continuano ad indebolire i mercati azionari del Vecchio Continente che chiudono l'ultima seduta della settimana in generale ribasso.
In questo contesto soffre anche il FTSE Mib che, in attesa delle decisioni di S&P sul nostro rating, chiude le contrattazioni nei pressi dei 27.350 punti. Nel breve periodo il mancato recupero dei 27.500 punti dovrebbe far proseguire le vendite fin verso la soglia psicologica dei 27.000 punti. Al rialzo nuovi segnali di forza si avrebbero solo con un ritorno dei prezzi oltre i 28.700 punti, massimi delle ultime settimane, e primi obiettivi i 29.000 punti e a seguire i 29.300 punti. Tra i temi interessanti di Piazza Affari troviamo ancora Nexi, in scia all'interesse sulla società da parte di alcuni fondi. Andiamo a leggere le ultime news in merito.
Nexi: anche Brookfield interessato alla società
Non si arresta la speculazione sul titolo Nexi che, dopo i rumors di ieri su un possibile interessamento da parte di Cvc, ha visto nelle ultime ore nuove indiscrezioni che vedrebbero altri fondi interessati alla società dei pagamenti digitali. Tra questi troviamo il colosso canadese Brookfield, che ha da poco acquistato per 2,2 miliardi di sterline il merchant acquirer Network International il quale, con un premio del 64% rispetto al prezzo di borsa, lo ha soffiato proprio a Cvc. L'interessamento da parte di più investitori nasce non solo dalle quotazioni basse raggiunte dall'azione, ma anche da un azionariato frammentato che potrebbe giocare a favore di una vendita.
Al momento però quello che sembra fare proprio sul serio è Cvc, che ha già affidato ad alcune banche d'affari di studiare l'operazione. A livello generale tutto si giocherà sul prezzo che potrebbe essere offerto, per soddisfare da una parte l'azionista di maggioranza Hellmann & Friedman, che con il 20% del capitale ha un prezzo di carico quasi doppio rispetto ai prezzi attuali, e dall'altra i fondi Bain, Clessidra e Advente che si aspettano un premio sostanzioso rispetto ai valori attuali. Ricordiamo infine che tra i soci con il 13,6% troviamo anche Cassa Depositi e Prestiti che, controllata dal governo italiano, potrebbe mettersi di traverso per garantire la sicurezza nazionale. A questo riguardo l’imminente passaggio della rete interbancaria da Nexi al fondo italiano F2i dovrebbe allentare queste preoccupazioni.
Azioni Nexi: analisi tecnica e strategie operative
Volendo confrontare il titolo Nexi con gli altri quotati a Piazza Affari, possiamo utilizzare lo Screener azioni di TradingView. L'ultima seduta della settimana è stato all'insegna degli acquisti per il titolo Nexi, con le quotazioni che hanno terminato le contrattazioni oltre l'area dei 6,60 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione di questo movimento che dovrebbe spingersi verso le prossime resistenze ed ex supporti del 2023 posti sui 6,85-6,90 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di quest'ultimi livelli, andrebbe a rafforzare la struttura grafica con possibili ulteriori apprezzamenti in direzione dei 7,23 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo, e successivamente i 7,38 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 2 agosto.
Al contrario la perdita dei minimi intra i mercoledì scorso posti sui 6,2 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, dovrebbe accompagnare i prezzi a chiudere l'ampio gap rialzista lasciato aperto nella stessa giornata sui 5,77 euro. Nel caso in cui ci fosse una violazione di tali sostegni aumenterebbero le possibilità di rivedere i 5,5 euro ed in seguito andare a mettere sotto pressione i minimi di sempre posti sui 5,25 euro.
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