E' stata una nuova giornata all'insegna degli acquisti per i mercati azionari europei che, sulle attese di una Fed più colomba in tema di politica monetaria e di una BCE pronta a tagliare i tassi a giugno, chiudono l'ultima seduta sella settimana in generale rialzo. E mentre STOXX 600 e DAX hanno aggiornato i massimi storici, il FTSE Mib non ha fatto a meno chiudendo in rialzo la quarta giornata positiva nelle ultime cinque sedute.
L'indice di riferimento di Piazza Affari ha chiuso le contrattazioni nei pressi dei 34.650 punti. Nel breve termine le attese sono per ulteriori allunghi in direzione dei massimi degli ultimi 16 anni situati sui 34.800-34.850 punti, oltre i quali dovremmo avere un nuovo target sulla soglia dei 35.000 punti.
Tra le storie da seguire in queste ore andiamo a Wall Street con il titolo Plug Power, che nella giornata di ieri ha presentato i dati del primo trimestre. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
Plug Power: nel 1° trimestre perdita da 296 milioni
Plug Power, società americana impegnata nello sviluppo di sistemi di celle a combustibile a idrogeno, ha presentato i dati del primo trimestre che hanno visto una perdita di 295,78 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 206,56 milioni di dollari dello stesso periodo del 2023. In questo contesto l'utile per azione passa da -0,35 dollari agli attuali -0,46 dollari, mancando le stime degli analisti poste a -0,33 dollari.
Nel corso del trimestre passato il fatturato si è attestato a 120,3 milioni di dollari, in calo rispetto ai 210 milioni di dollari di un anno fa e sotto il consensus situato a 161,5 milioni di dollari. La società guidata da Andy Marsh ha attribuito questi cali a una combinazione di fattori, tra cui un cambiamento strategico per ridurre le scorte e limitare la produzione, che ha avuto un impatto sui margini delle attrezzature a causa di un assorbimento sfavorevole delle spese generali.
Nonostante questi fattori negativi, la società ha comunque notato sia un miglioramento dei margini lordi per i contratti di fornitura di combustibile, di assistenza e di acquisto di energia elettrica rispetto ai trimestri precedenti sia una riduzione delle spese operative. Ricordiamo che nel corso delle ultime settimane Plug Power ha ampliato la sua partnership con Uline, società americana che offre forniture di spedizione e imballaggi, e si è assicurata un importante accordo con un importante produttore automobilistico statunitese.
Nel corso della presentazione dei dati il Gruppo ha confermato sia l'imminente completamento dell'impianto in Luisiana, che dovrebbe aumentare la produzione di 15 tonnellate al giorno, che l'intenzione di sviluppare fino a sei ulteriori impianti di idrogeno negli Stati Uniti. Da sottolineare infine che la società sta lavorando per ottenere una garanzia di prestito dal Dipartimento dell'Energia per i suoi impianti di idrogeno liquido.
Azioni Plug Power: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione nel breve e medio periodo. Dopo gli acquisti di ieri è una giornata all'insegna delle vendite per il titolo Plug Power, con le quotazioni che si portano nei pressi dei 2,60 dollari. Con un impostazione di fondo confermata al ribasso, sarà solo con il superamento dei massimi di questa settimana posti sui 2,90 dollari che si avrebbe un primo segnale di forza da parte dell'azione.
Dal punto di vista operativo una conferma oltre questi livelli, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe aprire le porte ad un recupero prima in direzione dei 3,20 dollari e successivamente verso i massimi degli ultimi due mesi posti sui 3,60 dollari. Nel caso in cui anche queste aree dovessero essere lasciati alle spalle, si avrebbe una prosecuzione del recupero in direzione della soglia dei 4 dollari. Sarà solo oltre quest'ultimi livelli che il titolo vedrebbe aumentare le possibilità di altri apprezzamenti fin verso i top dell'anno in corso situati in area 5 dollari.
Al contrario il mancato superamento dei 2,9 dollari dovrebbe far ripartire le vendite prima verso i 2,4 dollari ed in seguito verso i minimi degli ultimi 4 anni in area 2,25-2,20 dollari. L'eventuale violazione di quest'ultimi livelli andrebbe ad indebolire ulteriormente il quadro grafico di fondo, con possibili estensione delle perdite prima in direzione dei 2 dollari e successivamente verso gli 1,9-1,85 dollari.
Vuoi seguire la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quello americano? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.