Nel giorno in cui la Federal Reserve potrebbe chiarire quali saranno le prossime mosse in tema di taglio dei tassi di interesse, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nelle vicinanze della chiusura di ieri in area 34.250 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei prossimi obiettivi situati sui 34.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avranno solo con il ritorno dei prezzi sotto i 33.000 punti e primi target posti nei pressi dei 32.500 punti.
Tra i temi da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Terna, che nella serata di ieri ha comunicato sia i dati del 2023 che i target finanziari al 2028. Andiamo a leggere i vari numeri del dettaglio.
Terna: 4,6 miliardi di euro i ricavi nel 2028
Nella serata di ieri Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell'energia elettrica, ha comunicato di aver chiuso il 2023 con ricavi in aumento del 7,5% a 3,187 miliardi di euro, grazie alla crescita delle Attività Regolate, riconducibili principalmente all'aumento della base asset regolata del periodo, al netto dell'effetto volume e ai maggiori meccanismi incentivanti output-based. Nel corso dell'anno passato l'Ebitda si è attestato a 2,169 miliardi di euro, in crescita del 5,3% rispetto al 2022, mentre l'utile netto è stato pari a 885,4 milioni di euro, in aumento del 3,3% se confrontato all'anno precedente. In forte aumento nell'ordine del 30% sono stati gli investimenti che si sono attestati a 2,29 miliardi di euro, mentre l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 si è portato a 10,49 miliardi di euro, rispetto agli 8,576 miliardi di euro che si era avuto alla fine del 2022. In scia a questi dati il Cda ha proposto un dividendo di 33,96 centesimi, in aumento dell'8% rispetto al 2022.
Nel corso della presentazione dei dati il Gruppo, guidato dall'Ad Giuseppina Di Foggia, ha anche presentato il nuovo Piano industriale al 2028 che si svilupperà su due direttrici strategiche, che fanno riferimento alle Attività Regolate in Italia e alle Attività Non Regolate. L'obiettivo da parte della società non è solo quello di consolidare il suo ruolo strategico all'interno del sistema elettrico italiano, ma anche di rafforzare l'impegno a servizio del Paese per la transizione energetica.
Le Attività Regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo, grazie ad investimenti che dovrebbero raggiungere nel corso del Piano i 15,5 miliardi di euro. Questo prevede non solo una forte accelerazione nella realizzazione delle opere, ma anche in termini di autorizzazioni e catena di fornitura. Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati raggiungerà i 30,6 miliardi di euro nel 2028 rispetto ai 20,4 miliardi di euro di fine 2023.
Per quanto riguarda invece le Attività Non Regolate queste saranno volte a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali in coerenza con il ruolo istituzionale del Gruppo, contribuendo a generare nuove opportunità di business. Terna prevede che le Attività Non Regolate avranno un impatto sull’Ebitda del Gruppo pari a circa 600 milioni di euro cumulati nel corso dei prossimi 4 anni.
Per quanto riguarda i target al 2028 i ricavi sono previsti in crescita a 4,6 miliardi di euro e l’Ebitda a 3,25 miliardi di euro, con un aumento medio annuo nell’arco del Piano di quasi l’8% sia per i ricavi che per l’Ebitda. Per quanto riguarda l'anno in corso i ricavi dovrebbero attestarsi a 3,55 miliardi di euro e l’Ebitda a 2,42 miliardi di euro. Previsto in miglioramento, rispetto al 2023, anche l’utile netto che porterà a un utile per azione di 0,49 euro nel 2024 e di 0,55 nel 2028, con una crescita media annua nell’arco del piano di quasi il 5%. Infine per quanto riguarda il dividendo questo dovrebbe vedere una crescita annua vicino al 4%, prendendo come riferimento il dividendo del 2023.
Azioni Terna: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo. Con volumi inferiori alla media giornaliera mensile è stata una giornata all'insegna della cautela quella di ieri per il titolo Terna, con i prezzi che chiudono le contrattazioni vicino alla parità in area 7,57 euro. Nel breve termine con una conferma dei prezzi sopra i 7,55 euro, nelle cui vicinanze troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo, dovrebbe proseguire quel recupero innescatosi nella seconda parte dello scorso mese di febbraio dai 7,2 euro e che avrebbe come prossimi obiettivi prima i 7,75 euro e successivamente i 7,85 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, che rappresentano i top dell'anno in corso, andrebbero a rafforzare il quadro grafico con possibili ulteriori allunghi in direzione degli 8,024 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto il 19 gugno dello scorso anno.
Al contrario una discesa sotto i 7,55 euro aprirebbe le porte per il titolo ad un test sui minimi dell'ultima settimana situati sui 7,45 euro. L'eventuale violazione di questi supporti farebbe proseguire la fase correttiva prima in direzione dei 7,35 euro ed in seguito verso i minimi dell'anno in corso posti sui 7,15 euro. Nel caso si realizzasse questa view, fondamentale diventerebbe la tenuta di tali sostegni per evitare un ritorno delle quotazioni verso il bottom del 2023 situato in area 6,90 euro.
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