Il rallentamento della corsa degli indici di Wall Street degli ultimi giorni e la sottoperformance che ha contraddistinto le piazze finanziarie europee dopo la vittoria alle elezioni americane di Donald Trump impatta negativamente sui futures del Vecchio Continente. Impostati sotto la parità prima dell'apertura ufficiale delle contrattazioni, anticipano un inizio di seduta in leggero ribasso per i mercati azionari europei, con.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni all'insegna della debolezza nei pressi dei 33.600 punti, tornando ad avvicinarsi ai primi supporti di breve periodo situati sui 33.500 punti. Dal punto di vista operativo sotto questi livelli dovrebbe proseguire la fase correttiva in direzione dei 33.300-33.250 punti e a seguire sui minimi delle ultime sei settimane posti nei pressi dei 33.100 punti. Al contrario segnali positivi arriverebbero con il ritorno delle quotazioni sopra la soglia dei 34.000 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Telecom Italia, con la società che nella serata di ieri ha comunicato i dati dei primi 9 mesi. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
TIM: il debito scende sotto gli 8 miiliardi
Nella serata di ieri TIM ha comunicato i dati dei primi 9 mesi che sono stati contrassegnati da una riduzione dell’indebitamento finanziario e dall'adozione di un nuovo modello aziendale, che dovrebbe dare la possibilità al Gruppo di competere in maniera più efficace sul mercato, grazie a un maggior focus sulle componenti industriali.
Nello specifico la società guidata da Pietro Labriola ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi totali pari a 10,7 miliardi di euro, in crescita del 3,4% rispetto al 2023, con il mercato domestico in aumento dell'+1,8% a 7,4 miliardi di euro e quello brasiliano del +7,2% a 3,3 miliardi di euro.
Per quanto i ricavi da servizi di Gruppo sono aumentati del 4,1% a 10 miliardi di euro. Nel corso dei 9 mesi l'Ebitda del Gruppo è aumentato dell'8,7% a 3,3 miliardi di euro, mentre l'Ebitda After Lease di Gruppo è salita dell'11,1% 2,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023.
Per quanto riguarda TIM Consumer ha registrato ricavi totali stabili a 4,5 miliardi di euro e ricavi da servizi in rialzo dello 0,2% a 4,2 miliardi di euro, proseguendo nel percorso di stabilizzazione intrapreso nei trimestri precedenti. In rialzo del 5,8% i ricavi di TIM Enterprise che si sono attestati a 2,3 miliardi di euro, mentre i ricavi da servizi sono aumentati dell'8% 2,1 miliardi di euro, continuando a sovraperformare il mercato di riferimento.
Ottima la performance di TIM Brasil che ha visto ricavi in aumento del 7,2% a 3,3 miliardi di euro e ricavi da servizi un crescita del 7,1% a 3,2 miliardi di euro. In rialzo del 9% anche l'Ebitda pari a 1,6 miliardi di euro, continuando quel percorso di crescita partito negli ultimi due anno grazie alla spinta del segmento mobile.
Nel corso dell'ultimo trimestre sono proseguite le azioni di contenimento dei costi, con l'obiettivo di aumentare il livello di efficienza strutturale del perimetro domestico, raggiungendo circa l'80% del target previsto per l'esercizio in corso.
Per quanto riguarda l'indebitamento finanziario netto rettificato After Lease del Gruppo al 30 settembre 2024 è sceso sotto gli 8 miliardi di euro, in calo di oltre 0,1 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo.
Inoltre l'evoluzione della posizione finanziaria netta attesa negli ultimi tre mesi dell'anno, dovrebbe permettere al Gruppo di raggiungere l'obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l'Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l'Ebitda organico After Lease minore o uguale a 2x. Da segnalare infine che il Gruppo ha confermato la guidance sul 2024.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a scoprire cosa suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio termine. E' stata una nuova seduta negativa quella di ieri per il titolo TIM, la settima nelle ultime nove, con i prezzi che, proseguendo la fase correttiva innescatasi nella seconda parte dello scorso mese di ottobre, chiudono le contrattazioni in area 0,217 euro.
Dal punto di vista operativo il mancato ritorno delle quotazioni sopra le prime resistenze situate in area 0,225 euro, dovrebbe far proseguire il trend discendente in direzione degli 0,21 euro e successivamente verso la soglia degli 0,2 euro, che rappresentano i minimi dell'anno in corso. L'eventuale violazione di questi livelli andrebbe ad indebolire ulteriormente la struttura grafica dell'azione, con possibii ulteriori discese verso gli 0,19 euro e a seguire gli 0,18 euro.
Al contrario la ripresa degli 0,225 euro dovrebbe porre le basi all'azione di un recupero in direzione degli 0,23 euro ed in seguito verso gli 0,234-0,235 euro. Il superamento di tali livelli, dove troviamo lindicatore daily del Supertrend, dovrebbe facilitare ulteriori acquisti in direzione degli 0,24 euro, nei cui pressi troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo, e successivamente gli 0,25 euro.
Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, aumenterebbero le possibilita prima di andare a mettere sotto pressione gli 0,255 euro ed in seguio i massimi degli ultimi 8 mesi in area 0,26 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ribassista che parte dai massimi di dicembre 2023 e congiunge i top dello scorso mese di febbraio.
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