Il forte calo dei posti di lavori disponibili oltreoceano, risultati sui minimi degli ultimi 2 anni e che potrebbe orientare la Federal Reserve nelle sue decisioni di politica monetaria, impatta positivamente sui mercati azionari del Vecchio Continente che, dopo una partenza sottotono, chiudono la seconda seduta della settimana in generale territorio positivo.
In questo contesto il FTSE Mib termina le contrattazioni sopra la soglia psicologica dei 30.000 punti (+0,56% a 30.081,61 punti), sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi prima verso i 30.250-30.300 punti e successivamente in direzione dei 30.500 punti. Al contrario, solo con un ritorno dei corsi sotto i 29.000 punti che si avrebbero dei primi segnali di rallentamento del trend ascendente, con primi obiettivi i 28.920 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto, e a seguire i 28.750-28.700 punti.
Tra i temi interessanti che stanno caratterizzando la giornata odierna ci spostiamo a Wall Street con il titolo Zegna, dopo i target di vendita comunicati dalla società in occasione dell'Investor Day. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Zegna: nuovi target al rialzo dopo accordo con Tom Ford
Il gruppo del lusso, che si è quotato a Wall Street sul finire del 2021, ha comunicato nel suo Capital Markets day tenutosi in queste ore a New York di aspettarsi, dopo l'acquisto ad inizio anno del marchio statunitense Tom Ford, una crescita media delle vendite di oltre il 10% all'anno nel medio termine, con un Ebit Adjusted in rialzo di quasi il 20% e con un solido cash flow. Ricordiamo che la società ha chiuso il terzo trimestre dell'anno in corso con un aumento dei ricavi del 25% a 431 milioni di euro e punta ad un fatturato annuo a 2 miliardi di euro, risultando in anticipo di 12 mesi rispetto agli obiettivi comunicati nel 2022, con un Ebit Margin superiore al 15%, grazie all'ottima performance dei suoi brand di punta come Zegna e Thom Browne.
Nel dettaglio il Gruppo italiano prevede ulteriori aumenti della produttività dei negozi e guadagni di quote di mercato a livello globale, con Thom Browne che dovrebbe registrare una crescita media elevata dei ricavi nei prossimi anni, con una distribuzione all'ingrosso semplificata. Inoltre nel corso dell'incontro con gli investitori il Ceo, Gildo Zegna, ha confermato che non solo non ci sono gli elementi per un dual listing ma anche le possibilità di eventuali operazioni di M&A sono nulle.
Azioni Zegna: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come sta rispondendo l'azione dopo queste notizie. È al momento un inizio di seduta in territorio positivo per il titolo Zegna a Wall Street, con i prezzi che cercano di confermarsi oltre i massimi dell'ultimo mese situati sulla soglia dei 12 dollari. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali dovrebbe aprire le porte ad un recupero del titolo prima in direzione dei 12,40 dollari, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend e seguire i 13 euro, nelle cui vicinanze transita la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una superamento di tali livelli, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica del titolo con possibili allunghi fin verso l'area dei 14 dollari.
Al contrario, il mancato superamento dei 12 dollari andrebbe a catalogare il recupero delle ultime giornate come un normale rimbalzo tecnico, il quale aprirebbe le porte a nuove vendite con primi obiettivi gli 11,50 dollari e a seguire i minimi degli ultimi mesi posti sulla soglia degli 11 euro. Nel caso in cui questi supporti dovessero essere rotti, assisteremmo ad una riattivazione del trend discendente, partito dai massimi annuali toccati lo scorso 10 agosto in area 16,30 euro, prima verso i 10,4 dollari e successivawnte in direzione dei minimi degli ultimi 12 mesi situati sulla soglia dei 10 dollari.
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