In una giornata scarna di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati in territorio positivo anticipano un inizio di settimana all'insegna degli acquisti per i mercati azionari europei. Con il focus degli investitori che rimane rivolto sia alla formazione della nuova amministrazione Trump che alle decisioni che verranno prese dalle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.300 punti. Dal punto di vista operativo una conferma oltre i 34.000 punti dovrebbe favorire una continuazione del recupero in direzione dei 34.500-34.500 punti e a seguire verso i 34.750-34.800 punti. Per la video-analisi sul FTSE Mib clicca qui
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna troviamo ENEL, con il Gruppo energetico che prima dell'apertura delle contrattazioni ha svelato gli obiettivi del nuovo piano industriale 2025-2027. Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.
ENEL: 43 miliardi di investimenti tra il 2025 e il 2027
In queste ore ENEL ha presentato il piano strategico 2025-2027, che conferma come in passato i suoi piliastri strategici. Questi saranno caratterizzati da redditività, flessibilità e resilienza, con l'obiettivo di creare valore attraverso una selettiva allocazione del capitale che ottimizzi il profilo di rischio/rendimento, efficienza ed efficacia.
ENEL mira dunque a una continua ottimizzazione di processi, attività e portafoglio di offerte, rafforzando la generazione di cassa e sviluppando soluzioni innovative per aumentate il valore degli asset esistenti. Con l'obiettivo di mantenere non solo una struttura solida finanziaria ma anche di assicurare anche la flessibilità necessaria alla crescita per affrontare le importanti sfide del cambiamento climatico.
Nel corso del periodo gli investimenti dovrebbero attestarsi a 43 miliardi di euro, in aumento di 7 miliardi di euro rispetto al precedente piano: 6 miliardi di euro saranno rivolti alle Reti, di cui circa il 78% in Italia e Spagna e il 22% in America Latina; 12 miliardi di euro verrano impiegati nelle rinnovabili, con un aumento di capacità pari a circa 12 GW e incrementando di oltre il 15% la produzione rinnovabile al 2027; 2,7 miliardi di euro nei Clienti, di cui circa l’85% nei Paesi con presenza integrata, offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi.
La società guidata da Flavio Cattaneo prevede inoltre che nel 2025 l'Ebitda ordinario di Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro, con un utile netto ordinario compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro. Con un dividendo che nel 2024 si è attestato a 0,46 euro, nel periodo 2025-2027 questo viene rivisto al rialzo fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario del Gruppo.
Da segnalare infine che sul finire della scorsa settimana ENEL ha comunicato che, tramite la sua controllata Endesa, ha sottoscritto un accordo con il Gruppo Acciona, per l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Corporación Acciona Hidráulica.
L’accordo prevede un corrispettivo pari a 1 miliardo di euro, mentre il portafoglio di impianti detenuto da CAH è composto da 34 centrali idroelettriche, localizzate nel nord-est della Spagna, per una capacità installata complessiva di 626 MW, la maggior parte modulabile, che nel 2023 hanno generato circa 1,3 TWh.
Azioni ENEL: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sulle azioni per le prossime sedute. E' stata una settimana all'insegna del recupero quella passata per il titolo ENEL, con i prezzi che con un guadagno dell'1,65% hanno chiuso le contrattazioni sui massimi dell'ottava in area 6,79 euro. Con la formazione di un hammer rialzista settimanale, le attese sull'azione sono per una continuazione degli acquisti in direzione dei 6,9 euro e successivamente verso i 7,07 euro, dove transita sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui questi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, dovremmo assistere ad un ulteriori recupero verso i 7,20-7,25 euro ed in seguito in direzione dei massimi annuali in area 7,35-7,40 euro. L'eventuale superamento di questi ultimi livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica di fondo, con prossimi obiettivi situati sulla soglia degli 8 euro, con target intermedi sui 7,70-7,75 euro.
Al contrario il mancato recupero dei 6,9 euro, catalogherebbe il movimento delle ultime sedute come un normale rimbalzo tecnico. In questo caso dovremmo aspettarci il ritorno delle vendite con un primo obiettivo i 6,7 euro e successivamente i 6,55-6,5 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo. Fondamentale sarà non perdere tali supporti, per evitare una continuazione della fase correttiva fin verso i 6,25 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi 6 mesi, con target intermedi i 6,40-6,35 euro.
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