Le azioni Snap hanno chiuso in ribasso di oltre il 5% nella seduta di contrattazioni di ieri a Wall Street, dopo che la Federal Trade Commission (FTC) ha dichiarato che presenterà una denuncia contro la società al Dipartimento di Giustizia USA.
La denuncia non pubblica della FTC riguarda le accuse secondo cui il chatbot My AI di Snapchat presenta “rischi e danni per i giovani utenti”, ha dichiarato la Commissione in un comunicato. Il reclamo deriva dalle verifiche di conformità condotte dalla FTC nei confronti di Snap a seguito di un accordo del 2014 riguardante le accuse di inganno pubblico relative alla raccolta di dati da parte dell'azienda.
Nell'ambito delle verifiche di conformità condotte dalla FTC su Snap, l'autorità ha avanzato l'ipotesi che la società “stia violando o stia per violare la legge”. “Il procedimento è di interesse pubblico”, ha dichiarato la Commissione.
Snap ha lanciato il chatbot My AI nel 2023. Il tool è alimentato dai modelli linguistici di OpenAI e Google, che gli consentono di rispondere alle domande degli utenti e di fornire consigli e suggerimenti simili a ChatGPT e ad altri strumenti di chat basati sull'IA.
Già nell'ottobre 2023, l'Information Commissioner's Office del Regno Unito aveva emesso un avviso di esecuzione preliminare contro Snap, sostenendo che la valutazione dei rischi legati a My AI della società “non ha valutato adeguatamente i rischi per la protezione dei dati posti dalla tecnologia AI generativa, in particolare per i bambini”. Vediamo ora il quadro tecnico e l’operatività sul titolo.
Azioni Snap: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Snap si mantengono all’interno della struttura laterale in atto da fine ottobre, che vede come supporto i 10,60 dollari e come resistenza area 13 dollari. Con il recente ribasso iniziato il 10 gennaio, dopo il test della resistenza appena menzionata, i prezzi si stanno avvicinando all’area di supporto compresa tra la linea di tendenza che conta i minimi segnati a settembre e dicembre, ora transitante a 10,90 dollari, e il livello orizzontale a 10,60 dollari.
Segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long. Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali osservati mostrano una fase di potenziale rialzo che potrebbe estendersi fino a metà febbraio, seguita da una possibile fase di debolezza fino alla fine della seconda decade di marzo.
A livello operativo, si potrebbero attendere segnali di forza in area 11-10,60 dollari prima di valutare strategie "long". In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo la resistenza orizzontale a 13 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in area 14,80 dollari, successivo ostacolo che conta i minimi segnati lo scorso giugno.
Per i compratori, nel breve termine sarà importante la difesa dei 10 dollari, in quanto la violazione di questo sostegno potrebbe trasportare i prezzi alla successiva area di concentrazione di domanda a 8,30 dollari, base del doppio minimo registrato tra agosto e settembre 2024.
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