Tesla sta tagliando i prezzi del suo crossover elettrico più venduto, la Model Y, nel tentativo di smaltire le scorte di magazzino più grandi di sempre. Il colosso automotive guidato da Elon Musk sta abbassando i prezzi dopo aver prodotto 46.561 veicoli in più rispetto a quelli consegnati nel primo trimestre del 2024. Ciò significa che ha più auto in magazzino che mai.
L'azienda sta riducendo i prezzi della Model Y a trazione posteriore di 4.600 dollari. Secondo Bloomberg, la Model Y Long Range e la Model Y Performance subiranno una riduzione di prezzo di 5.000 dollari. Se si includono i 7.500 dollari di credito d'imposta federale per i veicoli elettrici, la Model Y RWD parte da 33.890 dollari, la Model Y Long Range da 37.490 dollari e la Model Y Performance di fascia alta da 40.690 dollari. Tesla offre anche tre mesi di beta Full-Self Driving gratuito per aiutare a spostare le auto.
Tesla ha parzialmente attribuito il calo delle vendite globali alla chiusura della fabbrica in Germania e al fatto che sta cambiando l'impianto di Fremont, in California, per costruire la berlina aggiornata Model 3, ma alcuni analisti non credono a questa teoria, si legge su Quartz.
La differenza tra il numero di veicoli costruiti e venduti da Tesla nel trimestre "sfata l'idea che le consegne del primo trimestre siano state in qualche modo limitate dall'offerta piuttosto che dalla domanda", ha scritto in un rapporto del 3 aprile Ryan Brinkman, analista di JPMorgan Chase che ha un rating "sell" sulle azioni Tesla.
Brinkman ha tagliato il suo target price a 115 dollari da 130 dollari e ha abbassato le stime per i ricavi e l’EPS del primo trimestre. Brinkman prevede che Tesla registrerà un Free Cash Outflow di 1,3 miliardi di dollari, anziché un afflusso di oltre 300 milioni di dollari, a causa del previsto aumento record delle scorte di prodotti finiti. In questo contesto, vediamo il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Tesla è evidentemente impostato al ribasso nel medio periodo, in particolare dai top di luglio 2023 in area 300 dollari per azione. Nel breve termine, i prezzi hanno trovato un supporto in area 160 dollari e proseguono all’interno di una struttura laterale che vede come resistenza area 184 dollari.
Un’eventuale violazione della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati il 28 dicembre e il 29 febbraio, ora transitante a 176 dollari, potrebbe migliorare il quadro grafico nel breve, anche se un’indicazione più netta arriverebbe con il superamento del livello tondo a 200 dollari.
Tuttavia, guardando la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase di debolezza fino alla fine di maggio, dopo la quale si potrebbe assistere a una fase positiva che potrebbe estendersi fino a metà di settembre.
Nel caso dovesse proseguire il ribasso, si potrebbero considerare strategie di stampo long contrarian dai supporti orizzontali a 160 e 152 dollari. Il primo obiettivo potrebbe essere localizzato in area 185 dollari, mentre un target più ambizioso in area 200 dollari.
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