In una giornata ricca di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati in territorio positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui mercati azionari europei.
Con il focus che rimane sempre rivolto alla guerra commerciale, in scia ai dazi dell'amministrazione Trump che potrebbero colpire l'Europa fin dal prossimo 2 aprile, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in rialzo dello 0,5% in area 39.200 punti.
Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano che, con la tenuta dei 39 mila punti dovrebbe proseguire il recupero prima in direzione dei 39300 punti e successivamente verso i 39.500 punti Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con la violazione dei 38 mila punti e primi target sui minimi dell'ultimo mese posti nei pressi dei 37.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna troviamo TIM, dopo che nella serata di venerdì scorso Vivendi ha comunicato di aver venduto sul mercato il 5% del capitale del Gruppo telefonico. Andiamo a leggerle le novità in merito.
TIM: Vivendi scende al 18,4% e apre a nuove vendite
Non si arrestano le sorprese intorno alle azioni TIM, con le ultime novità giunte da Vivendi. Sul finire della scorsa settimana l'azionista di maggioranza dell'ex monopolista delle Tlc ha comunicato alla CONSOB di aver venduto nel corso dell’ultima settimana circa il 5% del capitale del gruppo telefonico. Il prezzo di vendita è stato vicino agli 0,3 euro, per un controvalore di quasi 220 milioni di euro.
In questo modo il Gruppo della famiglia Bollorè passa dal precedente 23,75% all'attuale 18,4%. In questa occasione Vivendi ha anche sottolineato di aver cessato di contabilizzare la propria partecipazione in TIM secondo il metodo del patrimonio netto a partire dal 31 dicembre 2022, confermando di voler cedere ulteriori quote. L'obiettivo finale è quello di mantenere una quota solo del 5% del capitale.
Con una Vivendi più leggera nell'azionariato della società guidata da Pietro Labriola, bisogna ora capire quali potrebbero essere le mosse di Poste italiane, che solo qualche settimana, prendendo il posto di CDP, si era avvicinata al 10% del capitale di TIM. Probabilmente qualche news potrebbe arrivare il prossimo 26 marzo, quando è in programma il Cda dell'azienda di Matteo Del Fante.
Ricordiamo inoltre che nella partita potrebbero entra sia il fondo britannico CVC, che da tempo è interessato a entrare nel capitale del gruppo italiano e che avrebbe le potenzialità per rilevare l'intera quota rimasta in mano a Vivendi, che i francesi di Iliad. Questi ultimi più volte hanno manifestato l'intenzione di rafforzarsi in Italia e nei mesi passati avevano avuto contatti con il Ministero dell'Economia.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese nel breve periodo sulle azioni TIM. È stata una settimana all'insegna della debolezza quella passata per il titolo TIM che, con una performance negativa dell'1,9%, ha chiuso le contrattazioni in area 0,2914 euro.
Se nel brevissimo periodo il trend è al ribasso, con i prezzi che si sono allontanati dai max del 2025 situati nei pressi degli 0,317 euro, nel breve fondamentale sarà la tenuta dei primi supporti situati in area 0,288-0,29 euro.
Dal punto di vista operativo una conferma del titolo sopra tali livelli dovrebbe riattivare il trend rialzista di medio termine, in direzione dei massimi della scorsa ottava in area 0,30-0,303 euro. Nel caso in cui queste ultime aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, aumenterebbero le possibilità di ulteriori allunghi prima in direzione dei massimi del 2025 in area 0,317 euro e successivamente verso i top degli ultimi 35 mesi situati sugli 0,325 euro.
Al contrario la violazione dei minimi della scorsa ottava situati a 0,284 euro, dovrebbe far proseguire le prese di beneficio prima in direzione degli 0,275 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e successivamente gli 0,267 euro, dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui dovessimo assistere perdita di tali supporti, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con prossimi target i minimi del mese in corso in area 0,254 euro, e successivamente verso gli 0,24 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi tre mesi.
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