UniCredit: risultati record nel 2022, cosa fare in Borsa? | Investire.biz

UniCredit: risultati record nel 2022, cosa fare in Borsa?

31 gen 2023 - 09:11

31 gen 2023 - 09:56

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Il trend sul titolo UniCredit resta impostato al rialzo con i prezzi che si sono portati sui massimi annuali. Quali ora le risposte dell'azione dopo i dati del 2022?

In una giornata ricca di dati macroeconomici e societari, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza. Con il focus rivolto alle decisioni che nei prossimi giorni arriveranno da Fed e BCE in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 26.300 punti, sotto i quali sono possibili discese in direzione dei 26.200 punti e a seguire la soglia dei 26.000 punti, senza per questo modificare quel trend rialzista innescatosi nell'ottobre del 2022.

Al rialzo ulteriori segnali di forza si avrebbero oltre i 26.500 punti con prossimi obiettivi situati sui 27.000 punti. Tra i temi da seguire a Piazza Affari troviamo UniCredit, che ha comunicato i dati relativi del trimestre appena passato e dell'intero 2022. Andiamo a leggere i punti più importanti.

 

 

UniCredit: utile record nel 2022

La banca milanese guidata da Andrea Orcel chiude il periodo ottobre-dicembre 2022 e l'intero anno passato con numeri record, grazie al migliorato contesto dei tassi di interesse, alla riduzione strutturale dei costi e ai progressi che si sono avuti in termini di efficienza patrimoniale. Nel 4° trimestre, il gruppo ha visto i ricavi attestarsi a 5,7 miliardi di euro, che si confrontano con i 4,4 miliardi di euro nello stesso periodo del 2021 ed in forte aumento rispetto alle attese degli analisti a 5,12 miliardi di euro.

Nel corso dell'intero anno il fatturato è stato di 20,3 miliardi di euro, che si confronta con i 17,9 miliardi di euro dell'anno precedente e con i 19,74 miliardi attesi dagli analisti. In deciso aumento il margine operativo lordo, che nel periodo ottobre-dicembre 2022 sale a 3,246 miliardi di euro, contro attese a 2,56 miliardi di euro.

Non delude l'utile netto, a 1,457 miliardi di euro nell'ultimo trimestre, rispetto alla perdita di 1,14 miliardi di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Nell'intero 2022 il risultato netto sottostante è salito di quasi 50 punti percentuali passando da 3,54 a 5,23 miliardi di euro (+47,7%). 

"Abbiamo conseguito un utile netto di 5,2 miliardi sull’intero esercizio, il nostro miglior risultato in oltre un decennio", ha evidenziato l'Ad Andrea Orcel.

In questo contesto il Cet1 ratio risulta in aumento al 16%, meglio del 15% atteso dagli analisti. UniCredit ha segnato una generazione di capitale nel periodo ottobre-dicembre di 117 pb e di 271 pb nell'intero 2022, in anticipo rispetto al piano strategico UniCredit Unlocked.

L'ottimo stato di forma della banca guidata da Andrea Orcel è confermato dalla remunerazione verso gli azionisti, pari a 5,25 miliardi di euro se approvata dagli azionisti e dagli organi di vigilanza.

"Gli eccellenti risultati trimestrali e annuali -riporta la nota dell'istituto di Piazza Gae Aulenti- dimostrano la compiuta trasformazione di UniCredit quale banca con una più solida posizione patrimoniale e in grado di resistere alle pressioni macroeconomiche. L’esposizione cross-border della Russia è stata adeguatamente gestita e ridotta nel corso dell’anno, a costi minimi, complessivamente del 66 per cento circa, ovvero di circa 4,1 miliardi, grazie ad azioni proattive e disciplinate. UniCredit è impegnata a mantenere un progressivo approccio di de-risking".

 

 

UniCredit: le stime sul 2023

Per quanto riguarda le stime sul 2023, e considerando uno scenario macroeconomico di lieve recessione, UniCredit stima ricavi netti sopra quota 18,5 miliardi, un margine di interesse che supererà gli 11,3 miliardi e costi che dovrebbero scendere sotto la soglia dei 9,7 miliardi. 

Il costo del rischio è visto a 30-35 punti base mentre l'utile netto dovrebbe registrare un valore sostanzialmente in linea con quello messo a segno nel 2022

Per quanto riguarda il riacquisto di azioni proprie, il piano avverrà in due tranche: la prima per 2,34 miliardi, da avviare i dopo l’approvazione da parte dell’assemblea del 31 marzo 2023, mentre la seconda, per 1,0 miliardo, da mettere in campo durante il secondo semestre del 2023 e successivamente al completamento della prima tranche. Andiamo ora a vedere cosa attendersi sull'azione per le prossime giornate.

 

 

Azioni UniCredit: analisi tecnica e strategie operative

Quel canale rialzista innescatosi nel mese di luglio dagli 8,30 euro, sta ancora sostentendo il titolo UniCredit con i prezzi che nella seduta di ieri si sono spinti a superare i massimi del 2022 situati sulla soglia dei 16 euro. Nel breve periodo, una conferma oltre tali livelli andrebbe non solo a rafforzare la struttura grafica dell'azione, ma aprirebbe le porte ad ulteriori allunghi in direzione dei 16,50 euro e successivamente spingersi in direzione dei 17 euro.

Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessere essere superate, aumenterebbero le chance di un test sui massimi degli ultimi 5 anni situati oltre l'area dei 18 euro. In questo contesto eventuali fasi correttive in direzione dei 15 euro verrebbero lette come delle potenziali occasioni di acquisto.

Al contrario una discesa sotto questi ultimi livelli, dove troviamo l'indicatore daily del Supertend, potrebbe innescare delle prese di beneficio più profonde che avrebbero un primo target sui 14,30 euro e a seguire gli ex massimi di novembre 2022 situati sui 13,50 euro. Dal punto di vista operativo la mancata tenuta di questi sostegni andrebbe ad indebolire l'azione che a quel punto potrebb proseguire le vendite con fin verso i 12,50 euro, dove troviamo la trendline rialzista che parte dai minimi di luglio 2022.

 

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