Da circa tre mesi l'indice
S&P 500 è in fase laterale, denotando una certa fragilità al verificarsi di eventi importanti che possono scuotere le quotazioni. Quanto accaduto lunedì 27 gennaio è eloquente. Quel giorno, la startup cinese
DeepSeek è irrotta sul mercato dell'intelligenza artificiale presentando un modello dalle alte performance e dai bassi costi. Alla Borsa americana si è scatenato il panico, particolarmente intenso tra le megacap tecnologiche.
Ovviamente ne ha risentito la performance del listino, il cui rally da diversi anni è guidato dalle straordinarie prestazioni delle Big Tech. "DeepSeek ha mostrato come un catalizzatore possa far muovere molte cose e abbiamo visto episodi simili di clustering nella bolla delle dot-com", ha detto in un'intervista telefonica Nitin Saksena, responsabile della ricerca sui derivati azionari statunitensi di Bank of America.
Il livello di incertezza e nervosismo è inasprito dagli alti rendimenti obbligazionari e dall'aspettativa di una guerra commerciale innescata dai dazi americani. I primi rischiano di spostare gli investitori verso il reddito fisso a caccia di una maggiore sicurezza. Quanto alle tariffe, il pericolo è che dalle schermaglie tra gli Stati Uniti e il resto del mondo non emergano vincitori. Tutta questa agitazione degli operatori "si vede in particolare quando il mercato è ai massimi storici", sottolinea Matt Maley, Chief market strategist di Miller Tabak + Co.
Wall Street: per Goldman Sachs è il momento di vendere
Una novità che si sta riscontrando rispetto a qualche mese fa è che
gli investitori stanno sempre meno acquistando a ogni ritracciamento a Wall Street (
Azioni Nvidia: perché gli investitori non acquistano più i ribassi?). Questo potrebbe essere il preludio di una "imminente svolta ribassista", ha affermato Scott Rubner, strategist per i mercati globali e specialista tattico di Goldman Sachs.
"La mia massima convinzione è che questa massiccia capacità di acquistare i minimi stia iniziando a diminuire". A suo avviso "tutti sono dentro, compresi i trader al dettaglio, i fondi pensione e le aziende". Ora, però, "le dinamiche dei flussi stanno cambiando rapidamente e ci stiamo avvicinando a stagionalità negative", ha aggiunto.
A sostenere ancora per un po' le aree di supporto potrebbero essere i riacquisti aziendali, ma Rubner osserva come "la loro finestra di attività si chiuderà il 16 marzo". L'esperto quindi suggerisce di operare tatticamente al ribasso sull'S&P 500, tramite ad esempio opzioni dual binarie e put spread con sottostante appunto il benchmark americano. Allo stesso tempo consiglia di puntare sull'Europa attraverso operazioni rialziste sull'Euro Stoxx 50 e sul cambio EUR/USD.