Petrolio in grande spolvero: il trend si conferma nettamente rialzista e pare proprio che nulla riesca a fermare l'oro nero. Tante sono le preoccupazioni all'orizzonte riguardo un ulteriore aumento dei prezzi piuttosto che ad una possibile discesa.
Come vedremo in seguito, la situazione è molto delicata perchè entrano in gioco diversi fattori macro economici interessanti ed alcuni di questi non trovano riscontro storico nel passato. Riuscirà il Petrolio a frenare o è destinato a rivedere livelli di prezzo spaventosamente alti come l'anno scorso? Scopriamolo insieme
Scorte di Petrolio USA e produzione
Avevamo già parlato del Petrolio nell'analisi del 3 agosto: Caffè&Mercati - Scorte Petrolio USA in diminuzione, tentiamo un Long. La situazione purtroppo non è migliorata anzi, c'è stato un netto peggioramento riguardo scorte e produzione.
Per quanto riguarda l'output, sia Arabia Saudita che Russia hanno prorogato di ulteriori 3 mesi il taglio alla produzione di petrolio rispettivamente di 1 milione e di 300 mila barili al giorno con l’obiettivo "di sostenere la stabilità e l’equilibrio dei mercati petroliferi".
Abbiamo già affrontato l'argomento e sappiamo che dietro a queste dichiarazioni diplomatiche si nasconde ben altro. Il rapporto tra OPEC+ ed USA continua a non essere dei migliori e questa guerra silente rischia di mettere a dura prova il mercato globale del petrolio.
L'altro aspetto che ha caratterizzato l'ultimo mese è quello riguardante le scorte di Petrolio statunitensi (foto sopra). L'istogramma purtroppo non fa che confermare il pericoloso trend ribassista delle scorte di Crude Oil nei depositi USA che continuano a diminuire settimana dopo settimana. Scorte in diminuzione significa sostanzialmente che gli USA non si stanno occupando di rimpinguarle con ri-acquisti ciclici. Tutto ciò in un contesto dove la domanda di Petrolio non è ancora ai suoi picchi stagionali (come vedremo successivamente).
Parlando sempre di riserve, il nodo cruciale della questione sono le SPR (Strategic Petroleum Reserve) riportate nel grafico qui in alto. Le SPR sono riserve adibite esclusivamente ad eventi e situazioni di emergenza, quali una guerra improvvisa, una pandemia, ecc. Non è assolutamente quindi la situazione nella quale ci troviamo attualmente e ciò lascia riflettere non poco sul perchè gli Stati Uniti stiano utilizzando le proprie riserve strategiche per soddisfare la domanda interna di petrolio.
Questa cosa rappresenta un "unicum" storico che non si era mai verificato prima d'ora ed, in quanto tale, è molto complicato analizzarlo. Per il momento ci basta sapere che, di questo passo, si stima che le SPR termineranno del tutto entro i prossimi 45-50 giorni. Quindi nel giro di massimo 2 mesi se gli USA non torneranno a riacquistare petrolio, si ritroveranno in una situazione alquanto scomoda da dover affrontare.
Restando con i piedi per terra, gli Stati Uniti dovranno prima o poi ritornare a riacquistare Petrolio a mercato, facendo così aumentare la domanda aggregata e quindi i prezzi dell'oro nero.
Analisi Stagionale - Petrolio
Ad aggravare ancor di più la situazione è l'analisi stagionale che riporta un incremento statistico dei prezzi del Petrolio proprio dai primi giorni di settembre ai primi giorni di ottobre. Come riportato nel grafico qui in alto, preso da Forecaster.biz, il periodo di maggior spinta dei prezzi è il range temporale tra il 7 settembre ed il 7 ottobre.
In questo frangente riscontriamo un winrate per le posizioni long compreso tra il 60% del ciclo a dieci anni e l'80% nel ciclo degli ultimi cinque con in ritorno medio per trade che oscilla tra il +18% ed il +23,8%, delle cifre semplicemente incredibili.
Con tutti questi dati alla mano, l'aumento dei prezzi pare non essere finito, anzi. Il Petrolio potrebbe essere soltanto all'inizio di una maratona ben più lunga e che potrebbe durare ben più del previsto.
Analisi Tecnica e livelli operativi - US OIL_Cash
I livelli operativi trattati si riferiscono allo strumento US OIL_Cash della piattaforma Kimura Trading. Lo preferiamo perchè questo strumento ci permette di non avere scadenze relative al contratto standard nonostante le basse commissioni offerte dal broker.
Nella giornata di ieri il Petrolio ha finalmente rotto al rialzo l'ultima zona resistenziale intorno agli 87,5$ che durava dalla scorsa settimana. La conferma operativa è fondamentale, soprattutto perchè relativa ad un analisi su timeframe giornaliero e quindi con miglior statistica a nostro favore. Probabilmente chi ha seguito le nostre analisi passate è già in posizione dalla soglia dei 73$-74$. Per chi invece non ha ancora effettuato l'ingresso ha due strade da poter valutare.
Posizionamento 1 (conservativo, timeframe Daily)
- Ingresso: attendere un ritorno tra 80$-84$;
- Stop Loss: 76,7$;
- Target: 95$-105$.
Posizionamento 2 (Timeframe H4)
- Ingresso: attendere un ritorno tra 84$-86$;
- Stop Loss: 84,2$;
- Target: 90$-95$.