Intel, il gigante americano dei semiconduttori è alle prese con sfide di rilievo e speculazioni di mercato che includono possibili acquisizioni da parte di colossi tecnologici come Apple e Samsung. Queste indiscrezioni, se confermate, potrebbero portare cambiamenti significativi per Intel ed i suoi azionisti.
Il momento critico di Intel
Da quando Pat Gelsinger è stato nominato CEO di Intel nel 2021, il titolo ha subìto una caduta considerevole, con una perdita del 63% e un valore attuale di circa $22,73. La pressione per un'inversione di tendenza è alta, soprattutto dato che i compensi azionari di Gelsinger dipendono in gran parte dalle performance del titolo, legati a obiettivi ambiziosi che richiederebbero una crescita straordinaria, in stile Nvidia, per essere raggiunti.
Nel corso del 2024, Intel ha subìto una serie di scossoni finanziari, incluso un taglio dei dividendi e il licenziamento di parte della forza lavoro. Nonostante alcuni segnali di ripresa, come una partnership con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e una collaborazione con Amazon, il titolo ha chiuso la scorsa settimana in calo del 55% da inizio anno.
Apple e Samsung: interesse per un’acquisizione?
Secondo fonti recenti, Apple e Samsung starebbero valutando l’acquisizione di Intel. Una mossa che, se realizzata, garantirebbe ai due colossi il controllo completo sulla produzione di chipset, un aspetto cruciale in un mercato dove l’evoluzione tecnologica punta sempre più su dispositivi di questo tipo. L'integrazione di Intel consentirebbe di evitare interruzioni nella supply chain e di stabilire strategie autonome sui prezzi, il che si tradurrebbe in una maggiore stabilità nelle produzioni e nei lanci di nuovi dispositivi. Tuttavia, ciò potrebbe comportare un aumento dei costi per i consumatori, con Apple e Samsung in grado di esercitare un maggiore controllo sui margini di profitto.
Nello specifico, Apple avrebbe già prenotato l'intera produzione di chip a 2nm di TSMC, mentre Samsung è impegnata nello sviluppo dei propri chipset a 1.4nm entro il 2027. L’acquisizione di Intel potrebbe accelerare queste tappe e garantire ad entrambe le aziende una posizione di vantaggio sul fronte delle tecnologie a basso consumo e alte prestazioni.
Il ritiro dell’investimento in Ohio: una nota di cautela
Recentemente è stata ritirata la notizia di un investimento da oltre $28 miliardi per la costruzione di nuovi stabilimenti di produzione di chip in Ohio. Questo episodio aggiunge incertezza sul futuro degli investimenti infrastrutturali di Intel negli Stati Uniti, una mossa che potrebbe essere legata sia alle difficoltà finanziarie interne, sia alla valutazione di scenari di partnership o acquisizione con aziende esterne.
Cosa aspettarsi dalla trimestrale di Intel
Con una serie di difficoltà accumulate e un interesse crescente da parte di giganti come Apple e Samsung, la trimestrale di Intel è attesa con grande attenzione. Gli analisti si aspettano che il report fornisca una visione più chiara sulle strategie future dell’azienda, inclusa una possibile accelerazione del piano “Intel Foundry”, che prevede la produzione di chip per terzi, una strategia che potrebbe contribuire a rafforzare la competitività di Intel e migliorare i suoi risultati.
L'appuntamento del 31 ottobre sarà cruciale non solo per il futuro di Intel, ma anche per il CEO Pat Gelsinger, la cui permanenza al vertice potrebbe essere condizionata dai risultati ottenuti.
Come fare trading su Intel: livelli operativi
Per l'analisi su Intel utilizzeremo il broker Trive grazie al quale potremo sfruttare la leva 1:5 senza preoccuparci di alcun costo sul transato.
Dal punto di vista grafico, Intel è davvero molto interessante. Sta attualmente creando un canale discendente originato dalla forte esplosione dei prezzi risalente al 23 settembre che ha dato il via ai massimi di periodo in area 24,5 dollari per azione.
Il target tecnico più naturale di questo movimento è la zona dei 28$ ed infatti è lì che punteremo per un trade con orizzonte temporale di massimo 2 mesi. Faremo un primo ingresso già a mercato da 22,73$ per poi incrementare la nostra posizione dopo un possibile ritracciamento in zona 21,5$ (rettangolo in blu).
Viste le trimestrali ormai alle porte, è possibile vedere degli scossoni proprio sul rilascio di queste ultime che potrebbero essere un'ottima occasione per un ingresso più vantaggioso sul titolo. Lo stop loss verrà piazzato in area 20 dollari per azione, punto di origine dell'ultimo movimento rialzista prima citato.
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