Nuovi massimi storici a Wall Street per gli indici di Borsa. Il traino dei titoli legati ai chip e all’intelligenza artificiale, così come la solidità mostrata dai dati del PIL USA combinati con un trend di rallentamento dell’inflazione hanno spinto ancora una volta i listini statunitensi. E se a livello di singole storie societarie è la stagione delle trimestrali a tenere banco, a livello generale a guidare l’asset allocation degli investitori sono sempre le Banche centrali.
Nella scorsa ottava è stata la volta della Banca Centrale Europea, con l’Eurotower che ha sì mantenuto il costo del denaro al massimo storico ma altresì confermato l’intenzione di allentare la presa nei prossimi mesi. Secondo Christine Lagarde i rischi sulla crescita dell’Eurozona restano sbilanciati al ribasso. Prima di procedere a un allentamento monetario si dovrà però fare i conti con l’inflazione, con le vicende legate al Mar Rosso che rappresentano un rischio al rialzo rispetto alle stime di qualche mese fa.
In occasione della riunione del 7 marzo la BCE avrà a disposizione le stime trimestrali dello staff su crescita e inflazione. Da qui si potrà capire se e quando verranno tagliati i tassi. Una scelta che il mercato dà comunque per assodata.
Fed, payrolls e trimestrali in focus
Archiviato con un nulla di fatto il meeting della BCE, è già il momento di guardare a Washington dove mercoledì sera terminerà la due giorni di riunioni del board della Federal Reserve. Come nel caso dell’Eurotower, con tutta probabilità il costo del denaro sarà confermato (5,25-5,5%) e l’attenzione degli operatori sarà monopolizzata dalle indicazioni sui futuri interventi. Sotto il 50% nel caso del meeting di marzo (46,2%), la probabilità di una riduzione dei tassi stimata dal CME FedWatch Tool sale al 51,4% per la riunione in calendario il 30 aprile - 1° maggio.
Sempre per quanto riguarda le Banche centrali, tassi stimati fermi anche nel Regno Unito, dove la Bank of England giovedì dovrebbe annunciare la quarta conferma consecutiva del benchmark al 5,25%.
Tra gli altri appuntamenti in calendario, domani sarà la volta dei dati sulla crescita economica di Eurolandia e della fiducia dei consumatori statunitensi e mercoledì focus sui PMI cinesi e sull’indice tedesco che misura i prezzi al consumo in versione preliminare. Giovedì è prevista la pubblicazione della stima flash relativa all’inflazione della Zona Euro a gennaio e dei dati definitivi sul sentiment dei direttori degli acquisti in Europa e Stati Uniti. In chiusura di settimana riflettori puntati sul mercato del lavoro USA.
A Wall Street va avanti la stagione delle trimestrali: dopo i deludenti dati di Tesla, domani sarà la volta dei conti di Microsoft, mercoledì l’appuntamento è con il terzetto composto da tre pesi massimi del calibro di Alphabet, Amazon e Meta Platforms e giovedì arriveranno i risultati di Apple.
A questo link è possibile leggere tutta la Weekly Note di Vontobel