Questa sera la Federal Reserve dovrebbe tagliare il costo del denaro di 25 punti base, qualche analista prevede una riduzione da 50 punti base anche se appare uno scenario improbabile. Manovra, quella del maxi taglio, che potrebbe accontentare i mercati nel breve, ma anche ammettere che la recessione si sta avvicinando.
L’inflazione americana sta andando nella direzione auspicata. Grazie ai benefici effetti dei minori costi energetici, i dati di agosto hanno portato i prezzi al consumo al 2,5%, dal 2,9% di luglio. Anche il dato "core" è uscito come da attese al 3,2% confermando la sua parabola discendente. Nessuna sorpresa nemmeno dai prezzi alla produzione aumentati ad agosto del 1,7% con il dato core al +2,4%.
I dati macro a loro volta confermano un rallentamento nel processo di creazione di nuovi posti di lavoro e indicatori ISM che stentano a decollare.
Se l’America ha tutte le carte in regole per abbassare i tassi, l’Europa che questa manovra l’ha già avviata proseguirà con la consueta prudenza la sua politica di taglio del costo del denaro. Lagarde ha confermato che la politica monetaria rimarrà restrittiva fino a quando l’inflazione non tornerà stabilmente al 2%. Questa visione, tutto sommato non così aggressiva sul futuro ribasso dei tassi dell’Eurozona, ha favorito un nuovo tentativo di assalto alle resistenze di 1,12 da parte dell’euro.
Forex: EUR/USD, ci si attende un rinnovato slancio della moneta unica
E qui veniamo al quadro tecnico dell'EUR/USD. Che appare ancora intricato e apparentemente desideroso di forzare le resistenze. Quello che manca all’euro è la forza (e forse il motivo giusto) per forzare un livello tecnico che cambierebbe completamente il quadro generale di EUR/USD.
Dall’inizio del 2023 EUR/USD ha tentato diverse volte di salire sopra 1,10/1,12 ma senza successo.
Il movimento che ha preso forma tra febbraio e agosto 2024 sembra aver formalizzato una figura tecnica di testa e spalla rialzista con il pull back di inizio settembre fino a 1,10 che appare adesso completato.
La valenza dei supporti di breve in questa zona di prezzo è notevole ed è innegabile che ci si attende un rinnovato slancio dell’euro. Per andare dove? Il primo target di prezzo che potremmo individuare al break di 1,12 è zona 1,15/1,16. Da queste parti passa la media mobile a 200 mesi che già nel 2018 e nel 2021 ha contenuto i tentativi di EUR/USD di invertire una tendenza "bearish" di lungo periodo in essere dal 2008. Tutto annullato se EUR/USD tornerà mestamente sotto 1,095.