Un cross trascurato ma dal carry garantito quello su GBP/CHF visto l’ampio differenziale di tasso tra la valuta britannica e quella elvetica. Finora però questo vantaggio di carry è stato compromesso da un deciso rafforzamento del franco per motivi che spiegherò tra poco qui sotto. La debolezza della sterlina si è quindi mangiata il vantaggio di tasso.
Ma a volte anche gli eccessi del mercato si possono sfruttare per andare contro una tendenza dominante e cercando di catturare rimbalzi, sempre in chiave tattica. Se quello che stiamo vedendo sul cross GBP/CHF è una fase di semplice pausa dopo un dirompente bull market oppure graficamente un doppio massimo con doppio minimo interno ancora non lo possiamo sapere.
Il franco svizzero sicuramente ha continuato a guadagnare terreno ai danni di una sterlina zavorrata da economia e prospettiva di ridimensionamento dei tassi. Ma penso che la speculazione si sia spinta un po' troppo oltre e questo potrebbe creare interessanti opportunità tattiche.
Le banche centrali potrebbero spingere al rialzo il GBP/CHF
Personalmente mi attendo una ripresa del cross fin ai livelli di resistenza compresi tra 1,105 e 1,125, zona di prezzo nella quale l’aria si farebbe parecchio rarefatta per la sterlina. In questo le banche centrali potrebbero essere di aiuto.
Il processo di ridimensionamento dell’inflazione svizzera è in corso, ma ha subito però un rallentamento a dicembre con i prezzi al consumo saliti dell'1,7% dal 1,4%, dato confermato invece nell’inflazione core rimasta a 1,5%.
La Svizzera è stato il primo paese occidentale a raggiungere l’obiettivo del 2% di inflazione fornendo alla divisa una buona spinta grazie al combinato tassi reali a zero e aumentata percezione della maggiore riserva di valore contenta nella divisa locale.
I tassi di interesse attualmente sono fermi al 1,75% e il Governatore Jordan non ha però voluto confermare nulla su eventuali tagli (che il mercato sconta) e soprattutto su interventi sul mercato forex necessari per riportare ad un valore più adeguato il valore del franco la cui forza per contrastare l’inflazione adesso non serve più.
Dall’altra parte abbiamo una Gran Bretagna dove quest’anno si terrano probabilmente le elezioni, dove la domanda interna e il mercato immobiliare a causa dell’aumento dei tassi è molto fiacca ma stanno dando segni di ripresa. L’ultimo dato ha certificato un +1,7% a dicembre. L’economia nel suo complesso dopo il segno meno di novembre a dicembre ha messo a segno uno striminzito segno più (+0,3%).
Le notizie pessimistiche sulla Gran Bretagna e i cinque tagli nei tassi stimati dal mercato hanno zavorrato la Sterlina, ma le prospettive potrebbero essere meno negative in futuro e i rendimenti prospettati in Svizzera tornare negativi in termini reali. Uno scenario che avvantaggerebbe per il long GBP/CHF almeno per qualche mese.